Unione dei Comuni: pronti al divorzio

Personale e burocrazia: aspetti economici al vaglio. Truccazzano potrebbe lasciare entro 6 mesi

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di Monica Autunno

Il problema del personale mai risolto, e "una burocrazia che rallenta anziché agevolare, il gioco non vale più la candela": Truccazzano pronta al divorzio, potrebbe uscire entro sei mesi dall’Unione dei Comuni Adda Martesana. Il primo passo l’affidamento, con delibera di giunta, di uno studio a un consulente esperto, dovrà esaminare, in un tempo ragionevole di due o tre mesi, aspetti economici e burocratici "utili a chiarire - così il sindaco Franco De Gregorio - se per noi è vantaggioso, o meno, rimanere nell’Unione dei Comuni. Abbiamo già la nostra idea, maturata nell’esperienza quotidiana. Dopo sei anni, è ora di uscire. Ma certamente desideriamo prima di ogni altra cosa il parere di chi è competente in materia". Truccazzano è stata, sei anni fa, cofondatrice dell’Unione dei Comuni Adda Martesana, che raduna i Comuni di Truccazzano, Bellinzago Lombardo, Liscate e Pozzuolo Martesana e conta un bacino territoriale di 21 chilometri quadrati e 23 mila abitanti circa. Firmò i protocolli nel 2016 l’allora sindaco Luciano Moretti, sbaragliando la fronda delle minoranze e forte di un referendum “contro” avviato ma arenatosi al di sotto del quorum. Sono ormai anni che l’attuale primo cittadino De Gregorio lamenta invece una situazione di difficoltà degli uffici che l’adesione all’Unione non ha risolto. "Soffrono in maniera pesante soprattutto due settori, l’Urbanistica e i Lavori Pubblici. L’impressione è che la macchina dell’unione rallenti, anziché snellire, il nostro lavoro". Ma il discorso si allarga.

"Siamo oggi una delle unioni superstiti in provincia di Milano. Noi, Basiano Masate e poco altro. Sopravvivono le Unioni fra i piccoli Comuni montani, ubicazione e dimensioni rendono probabilmente la partita inevitabile. Ma la nostra ha un territorio troppo grande. La sola Truccazzano è un’unione di fatto: abbiamo un territorio esteso, il capoluogo e tre frazioni, oltre ottomila abitanti. Non funziona". Il percorso intrapreso è già stato condiviso da Truccazzano con i tre comuni partner. Per ora, naturalmente, in attesa di sviluppi. Certo non contenti. "L’Unione non è una prigione, certamente uscirne è un’opzione - così il presidente in carica Lorenzo Fucci, sindaco di Liscate - , ma c’è rammarico. C’è un percorso intrapreso, a livello di personale, di messa in rete di dati, di attività condivisa che andrebbe rivisto. E c’è stata, alla base della nascita dell’organismo, una volontà politica. Su questo sicuramente occorrerà fare un focus". Il problema del mancato adeguamento del personale: "Truccazzano entrò già con un problema di personale esiguo, 23 unità. E temo che lo ritroverà tale e quale in caso di uscita".

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