Un Magnete in via Adriano Il valore della periferia

Entra nel vivo il polo per coworking, attività aggregative e culturali. Fosti: "Luoghi di incontro che rafforzano le comunità e creano opportunità

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di Marianna Vazzana

Un hub per la comunità in un quartiere lontano dal centro, al confine con l’hinterland, che convive con opere incompiute e attende tutti i servizi promessi. Magnete, così si chiama il polo inaugurato ieri al quartiere Adriano, in via Adriano 107, arriva ad attrarre gli abitanti per riempire di significato un luogo con attività aggregative, culturali, sociali, spazi di coworking e punti ristoro ma anche botteghe. Un assaggio di eventi era già stato programmato in estate, ora si entra nel vivo in un’ala dell’Adriano Community Center che ospita anche una futura Rsa ora utilizzata come Hotel Covid gestito dalla cooperativa Proges (al momento sono 61 le persone accolte, e da novembre 2020 a oggi, ne sono passate 1.650. Porte aperte anche ai profughi afghani), residenze per anziani, appartamenti di social housing e ambulatori.

Tutto racchiuso in un complesso che fino al 2017 era un rudere nell’area della ex fabbrica Marelli, anno in cui la cooperativa Proges ha lanciato l’ambiziosa idea di farlo diventare, con un investimento di oltre 17 milioni di euro, una struttura polivalente. Magnete rappresenta in questo grande progetto il punto di aggregazione aperto al quartiere: con questa finalità è stato accolto all’interno del programma Lacittàintorno di Fondazione Cariplo, in collaborazione con il Comune di Milano, diventando il secondo "Punto di comunità", PuntoCom, della città, dopo quello di Corvetto: un innovativo community hub nato grazie a Proges e a 28 realtà che propone un modello di integrazione tra spazi di cura e luoghi aperti di cultura, relazione e socialità. "Questa è una visione che non nega la problematicità ma sottolinea il valore delle periferie", afferma Francesca Cognetti, del Dipartimento di Architettura e studi urbani del Politecnico, che ieri ha coordinato l’incontro inaugurale. "Nei luoghi della città dove abbiamo saputo costruire relazioni e contrastato il rischio della frammentazione, la pandemia ha creato meno cicatrici. Il nuovo modello di Welfare deve fondarsi sui territori, sui luoghi della coesione sociale e delle relazioni. Dobbiamo far sì che nella città nascano sempre più luoghi come questo, in cui accanto ai servizi di cura e assistenza ci siano luoghi di tutti", il commento di Lamberto Bertolè, assessore al Welfare. Giovanni Fosti, presidente di Fondazione Cariplo, aggiunge che "I Punti di comunità sono luoghi d’incontro aperti, che rafforzano le comunità e creano opportunità per tutti, perché sono realtà in cui i servizi e la comunità si rafforzano a vicenda".

All’inaugurazione, anche il presidente del Municipio 2 Simone Locatelli e l’assessore municipale al Welfare Donatella Ronchi. Diversi attori a vocazione sociale si sono uniti, costruendo un percorso attorno al tema "Cura come cultura. Cultura come cura". Tra le realtà che saranno attive dentro Magnete: Arti per l’innovazione sociale – Compagnia teatri reagenti, Ditta gioco fiaba e Namastè Cooperativa sociale con la sua bottega Zeropercento. Nell’auditorium ci sarà spazio per eventi e laboratori, "in un luogo che cambia forma. Il palco si compone con moduli, c’è una libreria che funge da separatore e una struttura aerea da ‘vestire’ con tessuti ed elementi a seconda delle necessità", sottolinea Alessandro Mason, tra i fondatori dello studio Gisto che ha arredato l’area.

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