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Cinisello Balsamo (Milano), 23 giugno 2022 - Vuole patteggiare 16 mesi di reclusione con la pena sospesa l’autista del bus Atm che ha investito e ucciso la 53enne Cristina Conforti perchè stava chattando con lo smartphone e organizzando incontri a luci rosse. Ma dovrà attendere novembre per sapere se la sua richiesta verrà accolta, perché pendono ancora trattative sul risarcimento dei danni alla sorella della vittima che si è costituita parte civile. Massimiliano D’Agostino, 48enne incensurato residente a Monza, era chiamato ieri al Tribunale di Monza all’udienza preliminare davanti al giudice Marco Formentin per rispondere di omicidio stradale. Il patteggiamento è già stato concordato tra la pm della Procura di Monza Michela Versini titolare del fascicolo penale e i difensori dell’imputato (assente all’udienza), ma spetta al giudice decidere se ritiene congrua la pena. Si torna in aula il 2 novembre. Mancavano pochi minuti alle 15.30, l’11 dicembre del 2020, quando la cinisellese – impiegata amministrativa al Comune di Bresso, sposata e con due figlie – stava rientrando a casa. Mentre attraversava via Gorki in prossimità delle strisce pedonali, è stata travolta e uccisa dal bus della linea 727 Cormano-Cusano. Secondo quanto ricostruito dalla perizia sul telefonino disposta dalla pm, l’autista, prima dell’incidente, ha chattato per una mezz’ora per chiedere prestazioni sessuali a due persone e con una si è pure scambiato foto e video a luci rosse. La seconda chat si è interrotta alle 15.25, mentre la prima chiamata di soccorso al 118 è stata registrata alle 15.27. Proprio in quei momenti, Cristina Conforti si è vista piombare improvvisamente addosso il mezzo pubblico: l’incidente è stato ripreso dalla telecamera frontale dalla metrotranvia della linea 31, che stava sopraggiungendo proprio in quei momenti a poca distanza. Nelle immagini si intravede Cristina Conforti attraversare la strada da sinistra verso destra rispetto alla ...
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