Tifoso interista ucciso, Riesame conferma domiciliari per ultrà del Napoli

Fabio Manduca era stato arrestato il 18 ottobre con l’accusa di omicidio volontario per aver travolto e ucciso col suo suv Daniele Belardinelli

Gli scontri fra ultras e Daniele Belardinelli

Gli scontri fra ultras e Daniele Belardinelli

Milano, 19 novembre 2019 - Confermata la misura degli arresti domiciliari per Fabio Manduca, l'ultrà napoletano di 39 anni arrestato il 18 ottobre scorso per omicidio volontario per aver travolto e ucciso col suo suv Daniele Belardinelli all'inizio degli scontri del 26 dicembre 2018 in via Novara, a Milano, prima di Inter-Napoli. Si tratta di una decisione del Tribunale del Riesame di Milano.

Lo scorso 9 novembre, su decisione del gip Guido Salvini, Manduca era passato dal carcere ai domiciliari perché gli stessi inquirenti, come aveva precisato il giudice, avevano ascoltato nei giorni scorsi di nuovo "tutte le persone, facenti parte della colonna napoletana, che si trovavano sulla autovettura di Manduca" e anche "altri testimoni cosicché tale segmento dell'indagine risulta sostanzialmente completato". Era venuta meno, dunque, una delle esigenze cautelari che si basava "essenzialmente sul rischio di condizionamento" da parte dell'arrestato dei testi, che aveva cercato di 'avvicinare' nel corso delle indagini. I domiciliari, aveva specificato sempre il gip, vanno eseguiti "in modo rigido" col "divieto" per Manduca "di avere contatti con persone diverse dai suoi familiari". Da quanto si è saputo, i giudici del Riesame hanno confermato la misura cautelare ma non c'è stato ancora il deposito delle motivazioni.  avrebbe anche legami con clan della camorra, oltre che con il gruppo ultrà del Napoli dei 'Mastiffs'.

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