Milano – I ticket ai dipendenti del Comune di Milano con problemi alimentari sono stati consegnati dopo un braccio di ferro e, quando li hanno ricevuti, hanno fatto un’amara scoperta: scadono il prossimo 31 dicembre e quindi, per evitare di perderli, vanno tutti spesi nell’arco di una manciata di giorni. Una beffa denunciata da Giovanni Molisse, segretario della Fp Cgil di Milano, nell’ambito della lunga battaglia per il "diritto al pasto" di chi soffre di problemi o intolleranze alimentari. "L’impegno preso dal Comune di Milano, davanti agli assessori al bilancio e al personale, per le oltre 300 lavoratrici e lavoratori con problemi alimentari, era la consegna di un ticket da 7 euro cumulabile al fine di consentire di poter acquistare il cibo in posti idonei alle loro esigenze alimentari", spiega Molisse. Un impegno messo nero su bianco, seguito però da complicazioni per tradurlo nella realtà.
"La direzione di riferimento ha prima deciso unilateralmente di aggravare il processo di richiesta di certificazione che attestasse la problematica alimentare con richieste che hanno complicato la vita delle lavoratrici e lavoratori fragili per mesi – prosegue – e poi, sempre unilateralmente, ha deciso di distribuire ticket cartacei da 5,08 euro agli stessi anziché da 7 euro facendo addirittura un arrotondamento rispetto al numero di ticket da distribuire. Per ultimo i ticket cartacei distribuiti con notevole ritardo scadono il 31 dicembre 2024, fra poco più di 10 giorni". Da qui la richiesta di correggere la rotta. "La direzione di Area di riferimento che ha preso queste decisioni ha disatteso il proprio compito – conclude Molisse – ci aspettiamo che vengano presi i giusti provvedimenti e correttivi a tutela delle lavoratrici e lavoratori interessati".