Acconto Tasi per 450mila milanesi. Stangata sulle case di minor valore

Prima rata entro il 16 ottobre. Sul sito del Comune c’è il calcolatore di Massimiliano Mingoia

Pagamento della Tasi (Frascatore)

Pagamento della Tasi (Frascatore)

Milano, 7 ottobre 2014 - Poco più di una settimana alla scadenza. Entro il 16 ottobre 450 mila milanesi dovranno pagare la Tasi, la nuova imposta sui servizi indivisibili che comprende la prima casa. Dall’Ici all’Imu fino alla Tasi. L’imposta sulle abitazioni principali cambia acronimo, ma non diventa mai meno cara. Anzi si annunciano brutte sorprese, calcolatrice alla mano, per i milanesi, e non solo, proprietari di appartamenti di medio-basso valore catastale. Il confronto con l’importo Imu del 2012 (l’ultimo anno in cui la tassa sulla casa è stata pagata per intero) è impietoso.

Prendiamo un appartamento di 70 metri quadrati di categoria A/3. Il proprietario di un alloggio del genere pagherà 228 euro di Tasi, 63 euro in più rispetto all’Imu di due anni fa. Il proprietario di una casa più grande e di maggior valore catastale, invece, risparmierà. Proprio così, avete letto bene: la Tasi di un appartamento di 120 mq di categoria A/2 vale 530 euro, 118 euro in meno rispetto al 2012. In sintesi, la nuova tassa sulle abitazioni principali varata dal Governo Letta e confermata dal Governo Renzi conviene di più ai ricchi che ai poveri. Le detrazioni introdotte dal Comune, però, hanno confermato il numero degli esentati: 22 mila come nel 2012.

L'aliquota fissata per la Tasi è del 2,5 per mille. Le detrazioni introdotte da Palazzo Marino riguardano principalmente i proprietari di case con un reddito fino a 21 mila euro. Per questa fascia sono previste detrazioni di 20 euro per ciascun figlio, fino a un massimo di tre figli di età non superiore ai 26 anni, dimoranti o residenti nell’abitazione principale. Altra novità della Tasi: una parte della tassa dovrà essere pagata dagli inquilini. La percentuale fissata dal Governo va dal 10 al 30 per cento. Il Comune ha deciso di restare sulla quota più bassa: agli inquilini sarà chiesto il 10 per cento della tassa della prima casa, ai proprietari il 90 per cento. Sotto i 12 euro di importo, però, non si paga. Oltre due terzi degli inquilini milanesi non dovranno sborsare neanche un euro.

Il pagamento della Tasi dovrà essere effettuato con un modello F24 presso le banche, gli uffici postali e gli intermediari abilitati (Caf, commercialisti, ecc.). I codici per compilare il modulo sono F205 (Comune di Milano) e 3958 (abitazione principale e relative pertinenze). Troppo complicato? Si può chiedere aiuto al Comune. Gli operatori del call center 02/0202 sono pronti a rispondere alle domande-base oppure a fissare un appuntamento al cittadino con gli esperti dello sportello di via Larga 12. Sul sito Internet del Comune c’è anche un calcolatore che, inserendo i propri dati catastali, indica la cifra da pagare per la Tasi. Acconto entro il 16 ottobre, saldo entro il 16 dicembre.

massimiliano.mingoia@ilgiorno.net

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