Tangenti in Lombardia, a Tatarella regalati anche biglietti per i Coldplay a San Siro

Il particolare emerge dall'avviso di conclusione indagini

Pietro Tatarella

Pietro Tatarella

Milano, 1 ottobre 2019 - Non solo consulenze fittizie e il pagamento di spese per campagne elettorali, ma anche l'omaggio di tre biglietti già pagati per il concerto dei Coldplay del 2017 a San Siro (valore 902 euro) e altri ticket per oltre 2.800 euro per la finale di Champions League Juventus-Real Madrid dello stesso anno a Cardiff.

Hanno assunto anche questa forma le presunte tangenti che l'imprenditore Daniele D'Alfonso avrebbe versato all'ex consigliere comunale milanese ed ex vicecoordinatore lombardo di Forza Italia Pietro Tatarella, tra i 43 destinatari il 7 maggio di misure cautelari nell'inchiesta milanese su un giro di mazzette, appalti pilotati e finanziamenti illeciti. Il particolare emerge dall'avviso di conclusione indagini notificato dai pm a 71 indagati, tra cui il deputato Fi Diego Sozzani, ma non il presunto «burattinaio» Nino Caianiello che sta collaborando per patteggiare. Non c'è il governatore lombardo Attilio Fontana, indagato per abuso d'ufficio. I pm stanno valutando come definire questo filone autonomo. 

Nelle cinquanta pagine dell'atto di chiusura indagini, che prelude alla richiesta di rinvio a giudizio, i pm Bonardi, Furno e Scudieri ricostruiscono passo passo una miriade di imputazioni (tra cui, ad esempio, presunte turbative sugli appalti Amsa, azienda milanese dei rifiuti) contestate agli indagati della maxi inchiesta, tra cui figurano anche il consigliere lombardo di FI Fabio Altitonante, accusato di un finanziamento illecito da 20mila euro e che finì ai domiciliari, e l'altro consigliere regionale azzurro Angelo Palumbo (presunti finanziamenti illeciti per 12mila euro). Caianiello, accusato di associazione per delinquere come Tatarella e D'Alfonso, e che da un mese circa sta riempiendo pagine di verbali, è il 'convitato di pietra' di gran parte delle imputazioni per il suo ruolo di «raccordo con gli esponenti regionali e provinciali del mondo politico e delle istituzioni» e per la sua capacità di controllare molte società a partecipazione pubblica, «grazie alla sistematica collocazione di persone» al loro interno.

Tatarella, che da D'Alfonso avrebbe ricevuto un totale di oltre 113mila euro, si sarebbe fatto pagare, secondo i pm, anche biglietti aerei, anche per Parigi, pernottamenti in un hotel di Monaco di Baviera, due ticket per un traghetto Civitavecchia-Cagliari e poi ancora biglietti del treno e un volo per l'Australia per la sua cognata. Tra le spese per le campagne elettorali, poi, anche il «noleggio di 20 tavoli da birreria». Intanto, le indagini sull'ex eurodeputata Lara Comi, anche lei finita nella maxi indagine, vanno avanti, mentre una dozzina di persone, Caianiello compreso, proveranno a patteggiare. Gli inquirenti, allo stesso tempo, stanno studiando le carte, comprese una serie di sentenze sull'abuso d'ufficio, per valutare se chiedere il processo o l'archiviazione per Fontana, indagato per la nomina del suo ex socio di studio Luca Marsico in un organismo della Regione.

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