"Svolta con gli accordi, ma crescono i precari"

Le intese sindacali hanno migliorato paga e orari. "Però al boom dell’e-commerce le aziende hanno risposto col lavoro somministrato"

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Negli ultimi anni sono stati fatti passi avanti per le condizioni di lavoro dei corrieri, grazie a una serie di accordi con le aziende che operano nelle consegne, rimodulando i carichi di lavoro. Ma l’orizzonte di sfruttamento per i fattorini non è scomparso. Riguarda soprattutto i lavoratori precari che si adeguano a richieste aziendali di velocizzare i ritmi per non perdere il posto alla scadenza del contratto. "Al boom dell’e-commerce le aziende hanno risposto aumentando il lavoro somministrato e la precarietà. Noi pensiamo invece che la strada sia quella del lavoro stabile per tutti", sottolinea Luca Stanzione, segretario generale Filt Cgil Lombardia.

Il caso Amazon ha tenuto banco. Lo scorso novembre i driver avrebbero dovuto scioperare per il Black Friday ma hanno fatto marcia indietro dopo la firma dell’ipotesi di accordo tra le imprese associate ad Assoespressi - che effettuano le consegne per conto del colosso fondato da Jeff Besoz - e le tre principali organizzazioni sindacali, con una serie di miglioramenti delle condizioni di lavoro e della parte economica della contrattazione di secondo livello. L’accordo nazionale per le aziende che operano nella distribuzione dell’ultimo miglio per Amazon Italia Transport è stato ratificato a febbraio. Questo mese Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uil Trasporti hanno firmato un altro accordo in Lombardia con Assoespressi che nella nostra regione riunisce 29 imprese, per circa 4mila driver.

I fattorini hanno ottenuto il premio di risultato del 2021 e del 2022, la maggiorazione del 15% sul cambio dei giorni dei part time e un osservatorio per discutere la congruità dei provvedimenti disciplinari legati alla fase di carico. Roberto Legramandi, funzionario della Fit Cisl Lombardia, ricorda che i driver sono inquadrati come "come G1 del Ccnl Logistica. Secondo la tabella retributiva, hanno uno stipendio lordo di base di 1.658 euro che diventerà 1.681 euro a ottobre, sommati a una trasferta giornaliera ad oggi di 18 euro. L’orario da giugno è passato a 43 ore alla settimana. Il premio di risultato di 1.100 euro all’anno è superiore a quello di numerosi di altri settori. La situazione è assai migliore rispetto a qualche anno fa". Alessandro Zadra, coordinatore provinciale della Si Cobas Milano, invece punta il dito contro "gli accordi di secondo livello sottoscritti dai sindacati confederali e deroghe consentite dalla legge, come l’assunzione di disoccupati cronici, che hanno consentito di impiegare una percentuale elevata di lavoratori interinali o a termine, superiore al 35% degli assunti a tempo indeterminato come previsto dal Ccnl Logistica. I lavoratori flessibili sono più ricattabili per avere il rinnovo e non essere invisi al caporale di turno. Le loro condizioni salariali sono peggiori".

Un’altra criticità riguarda tutti i lavoratori, stabili e non: la rimodulazione dei carichi di lavoro alla luce delle temperature infernali di questi giorni e l’esigenza di pause a cadenza oraria. "Abbiamo sottoposto il tema alle aziende ma non abbiamo tenuto alcuna risposta – spiega Stanzione della Cgil –. Eppure la questione del benessere psicofisico è di sicurezza: parliamo di lavoratori che si devono muovere nel traffico". Annamaria Lazzari

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