Stragi sul lavoro È ora di investire sulla sicurezza

Eloisa

Dacquino*

In Lombardia le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’INAIL al mese di aprile 2022 sono state 49.531, con un aumento del 54,23% rispetto i primi quattro mesi del 2021. Le denunce di malattia professionale sono state 1.028, in aumento dell’11,49% rispetto i primi quattro mesi del 2021.

Da inizio mese sono già quattro i morti sul lavoro, che si aggiungono ai 47 rilevati dall’Inail da gennaio ad aprile di quest’anno. L’ultimo infortunio mortale è accaduto in provincia di Mantova, dove un operaio edile ha perso la vita cadendo da un ponteggio. Una strage quotidiana si sta consumando sulla pelle di lavoratrici e lavoratori, il cui numero di morti rappresenta uno scenario da guerra civile.

Fino a quando non si affronterà questa emergenza, decidendo di investire concretamente sulla salute e sicurezza delle persone nei luoghi di lavoro, il numero di infortuni sarà destinato ad aumentare. Le Istituzioni, le associazioni datoriali e gli Enti preposti alla vigilanza diano un segnale concreto a tutela della vita e della salute di lavoratrici e lavoratori, abbandonando un approccio burocratico troppo spesso agito riguardo la sicurezza sul lavoro. Occorre investire in formazione, prevenzione e controlli, che tutelino la vita delle persone e rendano il lavoro un luogo sicuro. Non si muore per caso, si muore perchè qualcosa che si doveva e poteva fare non è stato fatto, perchè si è elusa la normativa e con ogni probabilità risparmiato sui costi. In Lombardia le azioni di prevenzione, controllo e gestione dei rischi finora adottate sono insufficienti e inadeguate. Regione Lombardia ha assunto una serie di impegni, a partire dall’assunzione di personale addetto ai servizi PSAL, che negli ultimi anni ha subito una riduzione del 40%: è tempo di passare dalle parole ai fatti.

*Segretaria Uil Lombardia

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