Milano, Natale buio nelle vie senza sponsor: "I negozianti temono maxi bollette"

Luminarie assenti in assi commerciali come viale Monza, corso Garibaldi-largo La Foppa e via Giambellino. I rappresentanti delle associazioni: "La maggior parte non ha voluto versare una quota a causa dei rincari"

Niente festoni luminosi neppure in corso Garibaldi

Niente festoni luminosi neppure in corso Garibaldi

Milano -  Niente stelle luminose né festoni che brillano a intermittenza. Non ci sono luminarie ad alimentare l’atmosfera natalizia in tratti commerciali come viale Monza, piazzale Loreto, corso Garibaldi-largo La Foppa, via Vittor Pisani, viale Corsica, via Giambellino, via Vallazze e piazza Wagner, dove il luccichio è confinato al mercato comunale coperto. Una lista che sicuramente è da allungare. Alzando lo sguardo, solo il cielo nero e i lampioni di tutti i giorni. Come mai? Sia perché alcune di queste strade sono rimaste “orfane“ di sponsor che invece negli anni precedenti si erano fatti carico di illuminarle e sia perché la maggioranza dei commercianti non ha ritenuto di doversi attivare in prima persona. Tradotto: ha detto "no" al pagamento di una quota per addobbare la strada.

Un fenomeno non nuovo, su cui nel 2022 ha pesato soprattutto il timore di ritrovarsi con maxi bollette da pagare per il caro energia. Spesa che molti evidentemente hanno voluto evitare, considerando "non abbastanza" i contributi economici stanziati dal Comune a favore di imprese e singoli commercianti proprio per la posa delle luci. In viale Monza si è non si è fatto avanti nessuno sponsor, dopo che per tre anni era stato il marchio Nivea a portare la magia in questo spicchio di città da piazzale Loreto fino all’hinterland, e i commercianti non si sono uniti per correre ai ripari.

«Abbiamo chiesto ai singoli – spiega Lucia Lamberto, presidente dell’associazione Vivi viale Monza legata a Confcommercio, che raccoglie un’ottantina di attività – abbiamo chiesto ai singoli se volessero partecipare alla posa delle luminarie, ciascuno con una quota. Ma la maggioranza ha scelto di no, temendo una spesa eccessiva". Risultato: il buio. Pochissimi hanno sistemato luci natalizie fuori dal proprio negozio. Una tristezza per l’associazione ViPreGo, che sta per Villa San Giovanni, Precotto e Gorla, la quale nel 2019 si era attivata per portare le luminarie in viale Monza, poi tinta di blu e bianco grazie all’azienda sponsor con il supporto di Comune di Milano, Confcommercio e associazione dei commercianti anche nel 2020 e nel 2021. "L’iniziativa proposta da ViPreGo – sottolinea il referente Matteo Grieco – aveva finalmente portato vita e calore in questo periodo dell’anno. Ringraziamo Nivea per questi tre anni luminosi e chissà se qualche altro sponsor si farà avanti in futuro".

«L’anno prossimo – conclude Lamberto – cercheremo un nuovo sponsor o comunque troveremo una soluzione tra i commercianti, magari pensando all’installazione di pannelli solari", sul modello delle luci “sostenibili“ in corso Buenos Aires e ai Caselli di Porta Venezia, alimentate anche da pannelli in grado di produrre circa 2 kW di corrente elettrica per 5 ore. Luci realizzate grazie a Enel X, Glovo, Nhood, Confcommercio Milano e YesMilano. Situazione simile a quella di viale Monza è quella di corso Garibaldi: "Quest’anno non ci sono sponsor (in passato c’era Netflix) e i commercianti non pagano per le luminarie", dice un esercente. Diego Travaglio, presidente di Garibaldi district nel tratto di largo La Foppa e dintorni, sottolinea chiaramente che "a spaventare sono i consumi eccessivi. Ergo, le bollette". In via Lorenteggio "ci sono le luci “a cascata“. Addobbi che brillano pure in via Tolstoj. Mentre via Giambellino è completamente senza luci di Natale", fa sapere Gaetano Bianchi di AscoLoren. Gabriel Meghnagi, presidente AscoBaires e responsabile della rete associativa di vie di Confcommercio, commenta: "Non sempre ci sono sponsor a disposizione e, in questi casi, io penso che i commercianti si debbano attivare pagando ciascuno una quota: le luci natalizie sono fondamentali nelle vie dello shopping".

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