"Stop all’irragionevolezza". Una petizione lanciata da un avvocato milanese, Federico Banti, ieri sera sottoscritta da oltre 16mila persone, chiede di modificare l’ordinanza regionale che sospende le attività delle associazioni e società dilettantistiche degli sport di contatto. "L’ordinanza va immediatamente modificata consentendo alle associazioni e società sportive di svolgere l’attività in maniera regolamentata, almeno gli allenamenti", si legge su Change.org.
Fra le ragioni dell’appello che in poche ore ha raccolto una pioggia di adesioni , la convinzione che gli "sport di contatto all’aria aperta (primariamente il calcio), pesantemente regolamentate come lo erano prima dell’ordinanza, non siano più rischiose dello svolgimento di attività sportive in palestra e in piscina che invece sono consentite. Migliaia di ragazzi dopo la scuola si troveranno privi delle loro solite attività, colpendone quella "socialità organizzata" che è certamente meno rischiosa della "socialità disorganizzata"".
I numeri del ReportCalcio 2020, rapporto annuale sul calcio italiano sviluppato dal Centro Studi Figc con Arel e Pwc, certificano quanto il pallone sia praticato e amato nella nostra regione a livello amatoriale. In Lombardia (i dati si riferiscono al 2019) si contano quasi 1.500 società (1.487), la maggior parte dilettantistiche (1.243) e 244 nel settore giovanile e scolastico, per un totale di 185.456 calciatori ( e calciatrici) tesserati. Praticamente è iscritto a una società di calcio un lombardo su 54. I dilettanti sono 59.500 mentre i calciatori nell’ambito giovanile e scolastico sono oltre 125mila (125.956). Le partite disputate in un anno sono quasi 100mila (99.171).
A.L.
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