Stop a code chilometriche: ecco la tangenziale

Fondi dalla Regione per risolvere l’annoso problema del passaggio dalla sponda milanese dell’Adda a quella bergamasca

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di Barbara Calderola

"Il sistema era stato immaginato 20 anni fa, ma solo adesso prende forma sul serio". Luigi Fumagalli, sindaco di Vaprio, incassa il via libera al maxi-finanziamento regionale che porterà in dote al borgo alle porte di Milano la nuova tangenziale Nord: un milione e 720mila euro in arrivo dal Pirellone. Obiettivo, "tagliare il traffico parassita". La bretella è il secondo tassello "dopo la correzione della strozzatura medievale sul ponte inaugurata un anno fa. Un problema che creava code chilometriche ogni giorno per passare dalla sponda milanese dell’Adda a quella bergamasca e viceversa". Il nuovo progetto dà senso anche al bypass sul viadotto "senza il quale sarebbe stato monco", sottolinea il primo cittadino. Da quando è stato eletto è andato in giro a battere cassa per liberare il centro da code e smog. Claudia Maria Terzi, assessore regionale ai Trasporti, ne aveva sposato la filosofia e promesso fondi. "Questo ulteriore sforzo economico - spiega - testimonia l’attenzione per il territorio e per la necessità di risolvere problemi annosi".

Il denaro arriva dal Piano Lombardia, il programma di investimenti per le opere pubbliche voluto dal governatore Attilio Fontana. "Fluidificare il traffico in questo punto significa migliorare il collegamento strategico Milano-Bergamo", sottolinea Terzi. Il nuovo tratto "salterà la provinciale", per il Comune si apre la sfida "di portare a termine l’opera nel più breve tempo possibile". Ma la prima volta che è comparsa sulle cartine dell’amministrazione risale al lontano 2003, "ha avuto lo stesso percorso tortuoso della variante del ponte che era stata messa nero su bianco addirittura nel 2001", ricorda Fumagalli. Il vecchio progetto già accarezzato in passato era nato per fare fronte all’espansione edilizia e al viavai fra le due rive che a Vaprio ha uno dei pochi passaggi a disposizione. Ora, lo sblocco delle risorse, "il passaggio essenziale per passare dalle parole ai fatti", chiarisce il sindaco che spera di accelerare come per l’altro intervento che "ha reso l’aria più respirabile". Prima, 19mila macchine al giorno aspettavano inchiodate al semaforo per cinque minuti di passare da una provincia all’altra. Cantieri in agenda nel 2023, "e nel 2024 partiremo con la seconda tangenziale, la Ovest, altro pezzo del disegno per spostare i camion da via Trezzo all’esterno".

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