Milano Centrale, il ministro Piantedosi manda rinforzi, ma 300 minori sono fuori dai radar

L’allarme del sindaco Sala, che chiede un hub statale di primissima accoglienza per i ragazzi stranieri soli. Al Comitato la promessa di 430 agenti in più nel 2023

La quotidianità della Stazione centrale tra bivacchi e controlli

La quotidianità della Stazione centrale tra bivacchi e controlli

Sono circa 1.500 i minori stranieri non accompagnati censiti nell’orbita del Comune di Milano. Circa 1.250, spiega l’assessore alla Sicurezza Marco Granelli, occupano tutti i posti disponibili nelle comunità; a marzo Palazzo Marino ricordava che sono quasi raddoppiati in due anni e il 30%, pur restando in carico all’amministrazione, è ospitato in strutture fuori città o fuori regione.

Una popolazione "al 98% maschile, arrivata con un disagio tremendo", ha sottolineato il sindaco Giuseppe Sala al termine del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica col ministro dell’Interno Matteo Piantedosi in Prefettura. E ci sono anche quegli altri circa "trecento" ragazzini – "un’enormità" – che "non si fanno trovare, si nascondono", sfuggono a una rete d’accoglienza fiaccata da una pressione che non è uguale in tutta Italia.

Milano, anche su questo fronte, è una delle città più "attrattive", e il Comune rinnova la richiesta dell’Anci al Governo, di attivare al più presto le strutture statali di primissima accoglienza promesse per gestire "un’equa distribuzione sul territorio nazionale" dei minori non accompagnati. "Sarebbe fondamentale aprire in Lombardia almeno uno" di questi hub, ha ribadito sui social l’assessore comunale al Welfare Lamberto Bertolè: "Ne va della qualità dei percorsi di accoglienza e integrazione che garantiamo ai ragazzi e della serenità degli operatori".

Il sindaco Sala ha promesso che "il Comune farà di più", attraverso i "servizi sociali e la collaborazione con associazioni di volontariato" sul fronte della Stazione Centrale, e spiegato che al Comitato di ieri, col ministro Piantedosi, il prefetto Renato Saccone, i vertici delle forze dell’ordine il procuratore della Repubblica Marcello Viola e l’aggiunta Letizia Mannella che guida il dipartimento che persegue anche i reati di natura sessuale, si è discusso della possibilità di "affidarsi e trovare una collaborazione più formalmente costruita con i City Angels o organizzazione del genere".

Perché, ha ricordato Sala, "le stazioni in tutto il mondo sono calamite di un disagio" che non si affronta "solo con la repressione". Tuttavia è "soddisfatto della promessa" del ministro di far arrivare entro la fine dell’anno 430 tra agenti di polizia, carabinieri e finanzieri a Milano; al netto dei pensionamenti, circa 250 persone in più che rappresentano un "sostanziale pareggio del nostro + 500", cioè il piano d’assunzioni nella Polizia locale che, spiega l’assessore Granelli, l’anno scorso ha visto entrare 237 agenti a fronte di 137 pensionamenti e prevede altri 260 ingressi nel 2023.

"Non mi faccio confondere dai fantasmi della militarizzazione", chiarisce il sindaco, e anche se le forze che aveva chiesto al Governo "probabilmente non avrebbero evitato gli episodi" di violenza sessuale che hanno alzato l’allarme, "i milanesi e soprattutto le milanesi hanno bisogno di sapere che nelle tre piazze intorno alla stazione ci sia un presidio costante" e "non statico", in grado di "dar fastidio a chi dà fastidio con maggiore intensità".

Quanto al governatore lombardo Attilio Fontana, interpellato sui dati diffusi dal ministro circa un calo del 39% dei reati commessi nel quadrante della Centrale nei primi quattro mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2019, ha osservato che "se ritiene che sia un buon risultato andiamo avanti così, io dico di no. Sicuramente come ha detto il ministro è una situazione da affrontare e risolvere, il primo sistema è sicuramente implementare gli uomini. Poi se ci saranno modifiche normative ci penserà il Parlamento". Quello della sicurezza, ha rimarcato, "è un problema da risolvere e da affrontare. Chiamarlo emergenza conta poco, l’importante è risolverlo. Anche nella percezione dei nostri cittadini".

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