Stazione Centrale, la lite finisce a coltellate

È il film dell’ennesima aggressione davanti agli ingressi dello scalo ferroviario, che ha riacceso ancora una volta i riflettori sull’intera area

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La lite per qualche parola di troppo tra due frequentatori abituali della Centrale. Poi coltellate e bottigliate in testa, per fortuna con esiti non gravi per i due feriti. L’arrivo delle ambulanze e delle Volanti della polizia. È il film dell’ennesima aggressione davanti agli ingressi della stazione, che ha riacceso ancora una volta i riflettori sull’intera area che ruota attorno allo scalo ferroviario. L’incrocio che poi sfocerà in raid avviene alle 16.40 di ieri: secondo le prime informazioni, un venticinquenne di origine romena e una donna con un cane al guinzaglio si imbattono in piazza Duca d’Aosta in un ragazzo (sicuramente straniero ma di cui fino a ieri sera non erano ancora note le generalità), che inizia a infastidirli. Passano pochi secondi, e l’altro tira fuori dalla tasca un coltello da cucina e colpisce più volte, ferendo in maniera superficiale il molestatore all’addome e alle braccia. L’altro reagisce con una bottiglia di vetro. Il corpo a corpo richiama l’attenzione di altri giovani nordafricani che bivaccano abitualmente nelle aiuole che affacciano su via Vitruvio e via Vittor Pisani: si avvicinano per difendere l’uomo accoltellato, che sta perdendo sangue, ma inveiscono soltanto a parole.

A quel punto, intervengono gli uomini dell’Ufficio prevenzione generale e del Reparto mobile per contenere il gruppo di persone ed evitare che una zuffa con due feriti lievi si trasformi in un problema di ordine pubblico. I sanitari di Areu soccorrono i due: il ragazzo viene accompagnato in codice giallo al Fatebenefratelli, la prognosi è riservata ma i medici escludono il pericolo di vita. Mentre il venticinquenne romeno viene medicato sul posto. E poi arrestato dagli agenti delle Volanti con l'accusa di lesioni personali gravi.

L’episodio ha ricordato sinistramente quanto accaduto esattamente nello stesso punto il 23 luglio: quel pomeriggio, un diciassettenne tunisino, già sanguinante dal collo, era stato colpito con un calcio volante da un uomo, che poi lo aveva pestato quando si trova già a terra inerme. Il video che riprendeva il violentissimo raid era diventato virale e aveva fatto suonare per l’ennesima volta l’allarme sicurezza in Stazione Centrale.

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