Milano, rinasce la stazione Cadorna. Opera da 800 milioni: ecco come cambierà

Il piano è stato deliberato: ora manca solamente l’accordo di programma

La stazione Cadorna

La stazione Cadorna

Milano, 29 dicembre 2022 - Per la prima volta in Italia viene proposto lo strumento di partenariato pubblico-privato per un progetto di rigenerazione urbana che nello specifico riguarderà la stazione di Cadorna. A farsi portavoce di questa iniziativa è Nhood, società di servizi immobiliari e developer internazionale specializzata nelle riqualificazioni urbane, che fa capo al gruppo AFM (Association Familiale Mulliez), che già nel 2021, si era occupata risanare Piazzale Loreto.

"Stiamo parlando della copertura dei binari dell’area dietro piazzale Luigi Cadorna, una zona di circa 60mila metri quadrati nel centro di Milano che oggi è una voragine a cielo aperto non percorribile. Quello che noi proponiamo è la rigenerazione di tutta la parte interna della stazione di Cadorna, che per come la vediamo, anche a causa della sua centralità, dovrebbe assumere il ruolo di crocevia internazionle" spiega Carlo Masseroli, direttore strategie e sviluppo di Nhood. Il pri mo punto all’ordine del piano è sfruttare il potenziale inespresso a livello di intermodalità della stazione: punto di scambio tra treno, metro e collegamento per areoporto, ma anche svilupparne la ciclabilità e la pedonalità. Al centro del progetto c’è però la volontà di trasformare l’area in un distretto green: "30mila metri quadrati saranno destinati alla realizzazione di un nuovo parco urbano che si collegherà direttamente a parco Sempione. Ci sarà spazio anche per la “Fabbrica dell’Ossigeno“, un polo scientifico in cui sperimenteremo innovazione tecnologiche provenienti da tutto il mondo per il miglioramento della qualità dell’aria in collaborazione con il Politecnico di Milano".

In questo contesto la sostenibilità economica sarà garantita dall’attivazione di funzioni ricettive, residenziali, servizi e di piccolo commercio, destinate agli abitanti del quartiere e ai cittadini, per un investimento complessivo di circa 800 milioni di cui 120 richiesti alla regione Lombardia. La proposta , che è stata presentata a luglio, è stata depositata da Ferrovienord che ha in gestione l’area e proprio qualche giorno fa la società del gruppp FNM ha deliberato per la fattibilità dell’intervento. "I prossimi soggetti che verranno interpellati per la richiesta dell’accordo di programma sono la Regione e il Comune di Milano, ma se ne parlerà solo dopo le elezioni. Se in estate dovesse arrivare la conferma l’ultimo passo sarà l’apertura della gara inernazionale per l’assegnazione dei lavori, benchè noi come soggetto promotore manteniamo il diritto di prelazione. In generale ci aspettiamo che i lavori prendino il via tra la fine del 2025 e l’inizio del 2026" spiega sempre Carlo Masseroli.

 

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