Spari in Tribunale, un anno dalla strage di Giardiello: messa, concerto e torneo di basket

La mattina del 9 aprile 2015, l'immobiliarista riuscì ad entrare nel Palazzo con una pistola e uccise tre persone e ne ferì due

Sparatoria in tribunale a Milano

Sparatoria in tribunale a Milano

Milano, 8 aprile 2016 - Il dolore e l'incapacità di farsene una ragione è ancora forte. Eppure è già passato un anno dalla strage al Tribunale di Milano compiuta dall'immobiliarista-killer Claudio Giardiello (LA SCHEDA) che, la mattina del 9 aprile 2015, riuscì ad entrare nel Palazzo con una pistola e uccise tre persone, il coimputato del suo processo per bancarotta, Giorgio Erba, l'avvocato Lorenzo Claris Appiani, che stava per testimoniare, e il magistrato Fernando Ciampi. E oggi per commemorare le tre vittime si terrà una messa nella chiesa davanti al Palagiustizia e poi in serata un concerto. La messa in suffragio dei morti nella sparatoria si terrà nella chiesa di San Pietro in Gessate, alle 13,15, su iniziativa dell'Unione Giuristi Cattolici di Milano. Stasera, invece, alle ore 21 nell'Aula Magna del Palazzo di Giustizia, si terrà un concerto celebrativo e verrà suonato il Requiem di Mozart.

Sempre in ricordo delle vittime, magistrati e avvocati milanesi hanno anche organizzato un torneo di basket che inizia oggi e che si concluderà domenica. Il 10 aprile 2015, due giorni dopo la strage, la madre di Lorenzo Claris Appiani, Alberta Brambilla Pisoni, così aveva ricordato il figlio: "Aveva talento, era il più grande civilista che ho mai conosciuto, e lo dico non perché è morto ma perché lo dicevano tutti quelli che ha incontrato". Giardiello quel giorno ferì anche due persone: Davide Limongelli, nipote del killer, e il commercialista Stefano Verna. 

Claudio Giardiello in TribunaleIl processo a carico di Giardiello, detenuto, riprenderà invece il prossimo 19 aprile a Brescia (competente per il triplice omicidio perché una delle vittime era un magistrato). In quella data verrà assegnato l'incarico per la perizia psichiatrica disposta dal gup nel processo con rito abbreviato. Mentre è già stato rinviato a giudizio (il processo inizierà il 13 novembre) Roberto Giuseppe Piazza, una delle guardie giurate addette ai controlli all'ingresso del Tribunale e che, da addetto al metaldetector installato sul nastro porta oggetti, avrebbe dovuto vedere la pistola che Giardiello aveva nascosto in una borsa.

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