"Sostanza cancerogena in Tribunale" Scattano i test con cento dosimetri

Cinque casi di tumore su dieci dipendenti degli uffici. La Procura generale. dispone gli accertamenti

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Cento dosimetri per misurare la presenza di gas radon sono stati installati nei locali sotterranei del Tribunale di Milano, dopo la denuncia di alcuni lavoratori su una possibile correlazione tra elevate concentrazioni della sostanza cancerogena e cinque casi di tumore su dieci dipendenti degli uffici Archivio generale e Corpi di reato. A disporre gli accertamenti è stata la Procura generale, che ha affidato a una società il compito di effettuare questi rilievi per un anno non solo negli uffici dove si sono registrati i casi oncologici ma anche, tra gli altri, nell’archivio di piazza Umanitaria, una delle sedi distaccate del Palazzo di giustizia. I lavoratori, con il sindacalista Fpl Lino Gallo, avevano raccontato di avere informato "gli organi competenti più volte, fin dal 2007, della presenza di gas radon oltre che della circostanza di patologie oncologiche gravi contratte da alcuni lavoratori impegnati nelle attività in questi locali, che si trovano 3-4 metri sotto al livello della strada, con tutta probabilità causate dall’esposizione di gas radiogeno". E avevano aggiunto che "è stata violata in modo reiterato la normativa che vieta l’utilizzo dei locali sotterranei e semisotterranei per qualsiasi attività lavorativa", non escludendo "la citazione in giudizio dei vertici dell’amministrazione giudiziaria milanese".

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