Sola Cabiati raccontato in un film Il parco-gioiello verso la rinascita

Monumenti e architettura da valorizzare: presentato un progetto di restauro in lizza per i finanziamenti

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di Monica Autunno

È maestoso e antico, si trova a pochi passi dal Naviglio Martesana, ha struttura e architetture "all’inglese", reminiscenza del tocco ottocentesco di Simone Cantoni, vanta un patrimonio arboreo monumentale e, non ultimo, è una sperimentazione interessante sul fronte della gestione: di proprietà comunale, è "curato" da anni da pescatori-custodi. È dedicato al Parco Sola Cabiati, gioiello e vanto della città, un suggestivo documentario da poco ultimato, prodotto da Tracce Tv, promosso dalla Rete dei Giardini storici (Regis) della Regione Lombardia e parte di un docufilm dedicato a dodici giardini storici regionali. Titolo, "Sotto la Torre del Barbarossa". "Un viaggio fra immagini e parole - così il sindaco Angelo Stucchi (nella foto) - per raccontare il nostro parco, patrimonio prezioso di arte, memoria e natura". Il filmato raduna riprese suggestive e ad alta definizione che danno risalto in particolare al patrimonio architettonico e botanico.

Da molti anni il Parco Sola Cabiati è inserito nei cataloghi della Rete, "che raggruppa - così una nota del Comune - giardini e parchi storici che per conformazione, stato di conservazione e impianto compositivo presentano caratteristiche molto differenti. Alcuni svolgono ancora una doppia funzione agricola e paesaggistica, altri sono stati oggetto di recenti lavori di riqualificazione, altri ancora ospitano al loro interno una moltitudine di attività". A raccontare davanti alle telecamere il parco gorgonzolese proprio il suo "custode", il responsabile del gruppo pescatori dilettanti Alessandro Boselli, Cicerone per viali, laghetto e bellezze non da tutti conosciute, come la "peschiera", che i nobili di un tempo usavano come riserva di pesce fresco. Il Parco Sola Cabiati è un bene sovracomunale: la sua vicinanza alla ciclovia del Naviglio Martesana lo ha trasformato da molti anni in tappa e meta delle gite domenicali e non di molti turisti su due ruote. Il docufilm un prestigioso omaggio. Ma c’è un progetto con la P maiuscola, presentato nel marzo scorso e in lizza per aggiudicarsi i finanziamenti del Pnrr: prevede, con una spesa ipotizzata di circa un milione e mezzo di euro, un intervento colossale di “restauro” nel verde, con ricostruzione "dell’aspetto di naturalità all’inglese" che fu disegnato e progettato da Simone Cantoni nel 1808. Dunque restauro di statue, peschiere, fontane e getti d’acqua, rimozione delle "alterazioni" e riqualificazione della pavimentazione dei vialetti e del lungo lago, valorizzazione anche estetica delle bellezze paesaggistiche e ambientali. Al restauro del parco potrebbe far seguito un rilancio del suo ruolo turistico, con possibilità di visite guidate e proposte speciali per le scolaresche.

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