Volontaria rapita in Kenya: speranza, attesa e appelli per Silvia

L'appello: "Basta odio sui social network". Il sindaco Sala: "Fase delicata". La famiglia: "Lasciateci in pace"

Silvia Romano con il suo cagnolino Alma

Silvia Romano con il suo cagnolino Alma

Milano, 23 novembre 2018 - I familiari chiusi nel silenzio, gli amici in lacrime. In via Casoretto, dove Silvia Romano abitava con la mamma e il cagnolino Alma, il viavai di persone è continuo. Tutti chiedono sviluppi, tutti aspettano una buona notizia sperando che la ragazza di 23 anni rapita in Kenya martedì sera mentre si trovava nel villaggio di Chakama come volontaria della Africa Milele Onlus venga al più presto rilasciata. «Una ragazza splendida, come lei anche la sorella Giulia», sottolinea Gianna Piva, vicina di casa. Scuote la testa quando le si chiede se Silvia o la mamma avessero espresso dei timori prima della partenza. «Assolutamente no.

La mamma anzi era serena e pure orgogliosa. Questa donna ha sempre detto di voler lasciare libere le sue ragazze, non ha mai voluto tenerle «appiccicate» a sé, tanto che la maggiore vive a Londra e la più piccola, Silvia, era già alla sua seconda esperienza in Africa. Spero che non le facciano del male, l’avranno rapita di sicuro per soldi. Speriamo in bene». La famiglia chiede «silenzio e pace, speranza e forza». E se il giorno prima la mamma era uscita di casa per portare a spasso il cagnolino, un meticcio scuro a cui Silvia è legatissima, ieri non si è vista.

Lo confermano anche i commercianti dei negozi attorno, dove ieri in tarda mattinata si è trattenuto pure il cantautore Roberto Vecchioni, abitante del quartiere.

«Conosco la storia ma non conosco Silvia di persona - ha detto ai cronisti -. Certo che per il Kenya questo non è un momento facile, io avevo una casetta a Watamu, sotto Malindi ma non vado da 10 anni perché è diventato abbastanza pericoloso. In questi ultimi tempi ci sono state diverse intrusioni in villa ed è cambiato tutto. La colpa è nostra, dei colonizzatori. Comunque mi spiace tantissimo per la ragazza».

Un commento pure alle critiche rivolte a Silvia, comparse sui social: «Una cosa che non voglio nemmeno sentire dire: ognuno è libero di andare dove vuole ma purtroppo questo odio fa parte della mentalità di oggi».

I messaggi di solidarietà e speranza sono molti di più. «Un pensiero per Silvia Romano e per la sua famiglia in queste ore di angoscia e preoccupazione» arriva pure dal Municipio 3, sulla pagina Facebook. «Speriamo possa tornare presto a Casoretto e a ZeroGravity (la palestra in cui lavorava, ndr) dove tutti aspettiamo di rivederla».

«Ho sentito il padre e la sorella - le parole del sindaco Giuseppe Sala -. Poi giustamente la Farnesina ha chiesto di rimanere in silenzio in queste fasi delicate e così farò». Intanto, in Kenya sono state arrestate 14 persone; non farebbero parte del commando di otto uomini armati che hanno rapito la giovane dopo aver ferito a colpi di arma da fuoco diverse persone ma potrebbero essere complici. Si continua a sperare.

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