"Siamo anche sentinelle sul territorio"

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Ingegnere di 35 anni, Luke veste la maglia rossa e il basco blu dei City Angels da appena qualche mese. "Da tempo – svela – volevo diventare volontario. Finito il lavoro, mi piace impiegare il mio tempo libero dandomi da fare per gli altri". Mamma di Capo Verde e papà di Napoli, il trentacinquenne è nato e cresciuto a Milano. "I miei familiari e la fidanzata, con la quale convivo da qualche mese, sono contenti della mia scelta". Al momento Luke si mobilita la domenica sera e partecipa a servizi complementari (per esempio durante eventi pubblici) e racconta di sentirsi a casa: "Mi piace molto, il gruppo è molto affiatato. Mi trovo bene con gli altri “angeli“, c’è un bel clima sia quando distribuiamo cibo e indumenti e sia quando dialoghiamo tra noi. Mi sono sentito accolto fin da subito".

Perché ha scelto di unirsi proprio ai City Angels? "Mi piace il loro modo di approcciarsi alle persone in difficoltà e anche il fatto di tenere sempre gli occhi aperti: non ci si limita a dare un aiuto ma si controlla anche il territorio". E da quando è volontario ha sempre un pensiero fisso: "Ogni volta, penso che potrei essere io per strada, al posto di quei senzatetto. Chiunque può ritrovarsi senza nulla da un giorno all’altro". E poi ogni sera è un’avventura. "Una volta, vicino corso Europa, c’era un ragazzo scappato dalla guerra in Ucraina che aveva la macchina in panne. Gliel’avevano prestata al confine, ha raccontato, e aveva la batteria ko. Gli abbiamo dato una mano e la macchina è ripartita".

M.V.

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