Aggressione in corso Como, giovane sfregiato con un coccio di bottiglia

Arrestato un 21enne

Insulti e spintoni fuori  dalla discoteca

Insulti e spintoni fuori dalla discoteca

Milano, 26 aprile 2019 - Gli insulti, gli spintoni, poi lo sfregio al volto con un coccio di bottiglia: tagli alla guancia destra, al naso e al labbro superiore. È il culmine della lite sfociata in aggressione ieri notte alle 3.50 fuori dalla discoteca di via Tocqueville in zona corso Como, che ha visto fronteggiarsi alcuni ragazzi secondo le testimonianze. Un italiano di 21 anni nullafacente e incensurato, residente a Seveso, avrebbe ferito al volto un italiano di 26 residente a Bresso. L’aggressore è stato arrestato dai carabinieri del Nucleo Radiomobile per lesioni personali gravissime, violenza e resistenza a pubblico ufficiale visto che ha tentato di divincolarsi. Il ferito è stato invece accompagnato al Niguarda in codice giallo dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico. E non è finita, perché alle 5.15, sempre in via Tocqueville è stato soccorso un altro ragazzo, di 25 anni, per una ferita lacerocontusa: con tutta probabilità aveva preso parte alla rissa in strada un’ora e mezza prima. Le sue condizioni non erano gravi e ha rifiutato il trasporto in ospedale. Secondo quanto ricostruito fino ad ora, il 21enne e il 26enne avrebbero iniziato a discutere già dentro la discoteca per motivi che non hanno chiarito. Una volta fuori è scattata la violenza: prima le parole grosse, gli spintoni, gli schiaffi. Poi il 21enne avrebbe afferrato un coccio di bottiglia per infierire sul rivale affondandogli quel pezzo di vetro in faccia, a più riprese. Ha trasformato quel coccio in un’arma da taglio improvvisata.

A interrompere l’aggressione sono intervenuti i carabinieri del Nucleo Radiomobile, che hanno ricevuto la segnalazione della violenta lite mentre già monitoravano quella zona calda della movida. Inizialmente il 21enne si è rifiutato di collaborare e ha tentato di opporsi ai militari, poi è stato accompagnato alla caserma Montebello di via Vincenzo Monti dove è stato anche medicato dai sanitari del 118 per una ferita all’indice della mano destra procuratosi durante lo scontro in strada. Infine è stato trasferito al carcere di San Vittore. Dovrà rispondere di lesioni personali gravissime, violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Il 26enne era una maschera di sangue quando è stato soccorso, per via dei tagli ricevuti su più parti del viso e che gli hanno causato una vistosa ferita da taglio alla guancia destra e al naso, con tumefazione ed edema locale, e un taglio lacerocontuso al labbro. Accompagnato in codice giallo al Niguarda, è stato sottoposto a un primo intervento chirurgico maxillo facciale. La prognosi è di 28 giorni.

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