Milano, il semaforo della discordia? Subito disattivato

All'incrocio tra viale Rimembranze di Lambrate e le vie Rodano e Saccardoo

Il semaforo collocato tra viale Rimembranze di Lambrate e le vie Rodano e Saccardo

Il semaforo collocato tra viale Rimembranze di Lambrate e le vie Rodano e Saccardo

Milano, 31 marzo 2018 - «Quel semaforo  complica la vita di tutti. Bisogna trovare una soluzione». La scoperta di un nuovo semaforo all’incrocio tra viale Rimembranze di Lambrate e le vie Rodano e Saccardo è stata traumatica per i cittadini: molti automobilisti sono rimasti intrappolati nel traffico «a causa delle lunghe code» e i pedoni hanno lamentato «un’aria irrespirabile». «È stato collocato in un punto in cui non era necessario», il ritornello.

Le segnalazioni hanno spinto il Municipio 3 a intervenire chiedendo un’azione immediata al Comune, e, per ora, il semaforo è diventato «innocuo»: lampeggia e basta. «Ma poi?», chiedono i cittadini. A raccontare la vicenda è Fernando Tamani, papà, che si è accorto della novità alcuni giorni fa: «Stavo accompagnando i miei figli alla scuola media – spiega –. Dal quartiere Rubattino devo raggiungere l’istituto in via Pascal. Di solito, alle 7.35, orario in cui attraverso quella strada, non ci sono problemi di traffico. Invece quel giorno era tutto rallentato. Poi mi sono accorto del semaforo». Non è stato l’unico. Perché è stato collocato? Per proteggere l’attraversamento ciclopedonale in quel punto, a completamento delle opere realizzate a scomputo degli oneri di urbanizzazione tra le vie Rodano e Predil. Ma la tutela di quell’attraversamento ha comportato pesanti ripercussioni sulla viabilità.

«Al Municipio  3 – sottolineano dal parlamentino – sono arrivate numerose lamentele e segnalazioni, e mercoledì abbiamo potuto verificare la situazione che faceva aumentare la già lunga coda di auto, facendola partire da via Crespi. Abbiamo subito sollecitato gli uffici centrali, chiedendo l’immediata disattivazione del semaforo in attesa di verifiche circa le modalità più idonee per una eventuale riattivazione, se necessaria a proteggere l’attraversamento ciclopedonale, considerato peraltro che ad oggi non c’è un flusso di traffico tra le vie Rodano e Saccardo in quanto sono strade a sensi unici che vanno in direzioni opposte». La questione «è all’attenzione degli uffici. Nel frattempo il semaforo è diventato lampeggiante». Dario Monzio Compagnoni (Pd), presidente della commissione Territorio, evidenzia che «la soluzione potrebbe essere non un classico semaforo ma uno a chiamata, così da tutelare ciclisti e pedoni senza interferire pesantemente sul traffico». Gianluca Boari (Lega), definisce «demenziale l’installazione di un semaforo in quel punto, in corrispondenza di 200 metri di pista ciclabile che finisce nel nulla. La mia proposta è quella di far funzionare il semaforo solo a chiamata». Una proposta bipartisan, a quanto pare.

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