Segrate, semaforo rosso alla viabilità speciale

Comune, Città Metropolitana. Regione e gruppo Westfield. non ci stanno. e presentano ricorso al Tar

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Nuova stangata sulla viabilità speciale, il ministero dell’Ambiente boccia il progetto dell’ultimo tratto di strada: servono modifiche a basso impatto ambientale, senza un nuovo piano il cantiere non potrà partire. Nel mirino della Commissione tecnica c’è il rondò di Milano Oltre, l’attuale progetto prevede l’abbattimento di un filare di alberi per realizzare la rotatoria e gli svincoli. Ma non è l’unica modifica prescritta dalla Commissione, che considera la zona – tra via Europa, via Don Sturzo e via Rugacesio – ad alto interesse ambientale. Il rischio è di far slittare ulteriormente la conclusione dei lavori, che per quell’ultimo tratto è prevista nel 2023. Le prescrizioni arrivate dal Governo rischiano di mettere in discussione l’ultimo miglio della strada, che collegherà Segrate a Pioltello. Sul territorio, però, le indicazioni del Ministero non sono state digerite. E la cordata degli enti coinvolti nell’accordo di programma hanno presentato un ricorso al Tar, a firmarlo i legali di Segrate, Città Metropolitana, Regione e del gruppo Westfield, che ha sempre legato la costruzione del centro commerciale alla realizzazione della viabilità speciale.

E questo potrebbe essere il motivo per cui il cantiere di Westfield Milano è avvolto nel mistero, uno dei temi che sicuramente verrà discusso nell’incontro della prossima settimana tra i vertici dell’azienda e il sindaco Paolo Micheli. Il ricorso al Tar è stato depositato nelle scorse settimane, nella speranza di ottenere una sospensiva che consenta di prendere tempo e riallineare il progetto. Intanto i lavori proseguono su tutto il tracciato. Il tratto “giallo” – che parte dal confine milanese di via Rombon e arriva all’inizio del centro intermodale, per incanalare i mezzi pesanti diretti alla piattaforma di smistamento merci – è quasi finito e salvo imprevisti l’apertura potrebbe avvenire in primavera. Il secondo tratto, quello “blu”, sarà il più veloce: è un rettilineo che passerà davanti all’area del futuro centro commerciale, senza grandi complicazioni tecniche. E dovrebbe vedere la luce entro i prossimi 18 mesi. Rimane in forse, a questo punto, il tratto “rosso”, sottoposto alle prescrizioni ambientali del Ministero.

Patrizia Tossi

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