Milano, commercialista scomparso in Veneto: trovate tracce di sangue

I carabinieri le hanno reperate su un pezzo di ghiaccio. Le ricerche proseguiranno anche il 9 gennaio

Soccorso alpino (foto di repertorio)

Soccorso alpino (foto di repertorio)

Milano, 8 gennaio 2019 - Continueranno anche domani - mercoledì 9 gennaio -  le ricerche di Riccardo Tacconi, il turista 54enne milanese uscito venerdì mattina per andare a correre sull'Alpe in fiore, in provincia di Belluno, senza fare più ritorno. Oggi la presenza della nebbia ha ostacolato le operazioni di rintraccio nella parte alta del Nevegal. Le squadre salite sulle creste che dal Rifugio Bristot, dove è stata segnalata la presenza dell'uomo venerdì prima di mezzogiorno, portano al Visentin e non hanno potuto perlustrare in modo ottimale le aree loro assegnate data la scarsa visibilità, che ha inoltre impedito l'utilizzo dei droni sul versante a sud. I soccorritori si sono spostati nella parte verso Mareschiata e Pian Longhi, scendendo inoltre dalle Ronce verso Tassei.

I tecnici del Soccorso alpino e speleologico del Veneto hanno verificato la segnalazione di una ditta boschiva, con l'individuazione di una persona somigliante, scambiata per Tacconi. Il Nucleo alpino dei carabinieri di Cortina, presente oggi, ha repertato un blocco di ghiaccio su cui erano presenti tracce di sangue, rinvenuto a lato della pista della Grava. Hanno preso parte alle ricerche odierne il Soccorso alpino, il Sagf di Cortina e Auronzo, i vigili del fuoco, la protezione civile. Domani, se non ci sarà nebbia, l'attenzione tornerà a concentrarsi nel tratto che dal Visentin porta al Bristot, versante sud, con squadre a piedi e sorvolo dei mezzi.

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