Scatta l’"affido culturale": si portano i bimbi in teatri e musei

Il progetto decolla dal Municipio 8 con Mitades. Intanto Bocconi e Harvard. ingaggiano 2.500 universitari

Si chiama "affido culturale" e - dopo essere stato sperimentato nelle città di Napoli, Roma, Bari e Roma - approda ora anche a Milano. Si parte dal municipio 8 - Porta Volta, Fiera, Gallaratese, Quarto Oggiaro - anche se l’obiettivo è esportarlo poi in altri quartieri. Per farlo si cercano in primis volontari che accompagnino i bambini in povertà educativa al museo, al cinema o a fare un’escursione in posti che difficilmente conoscerebbero. Ci sono le “famiglie affidatarie“ - coppie o single con bambini al seguito – che abitualmente frequentano i luoghi di cultura e organizzano una "gita", condividendo questa occasione e il loro tempo con le “famiglie destinatarie“, che - per diversi motivi - non sono solite portare i loro figli in questi spazi. Il progetto copre il costo della famiglia affidata, composta sempre da bambino-genitore. È promosso dall’associazione Mitades (e finanziato nel bando per il contrasto della povetrà educativa dell’impresa sociale “Con i bambini“), che da 12 anni sostiene la genitorialità. Le proposte - che possono dislocarsi non solo nel Municipio 8 ma in tutta la città - spaziano dal teatro alla libreria, dalla danza al museo, dalla giocoleria alle gite all’aria aperta. Dopo l’affidamento e un breve percorso di conoscenza, la coppia di famiglie attraverso un’app sceglierà in autonomia l’offerta culturale che preferisce. L’app tiene tracciati anche le spese e i movimenti della moneta virtuale solidale, ovvero gli “E-Ducati“, con cui si pagano alle famiglie affidate i biglietti per entrare nei luoghi di cultura convenzionati.

Si cercano famiglie, ma anche esercenti culturali che vogliano aderire al progetto con un programma incentrato su Milano città, mentre continua la raccolta fondi anche per estendere l’affido culturale ad altri quartieri. Ci si "affida" alla cultura.

Intanto prende il via anche la terza edizione del progetto “Top - Tutoring Online Program“, avviato nel 2020 dall’Università Bocconi e da Harvard per coinvolgere 2.500 giovani universitari disponibili ad aiutare altrettanti adolescenti in difficoltà nello studio e nelle relazioni, che vivono nel territorio lombardo e nelle province di Novara e Verbania. Verrà presentato domani alle 14.30 in occasione di un evento online sul tema “Scuola, Pandemia e Resilienza” con la partecipazione del ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi. La prima edizione era stata avviata nel 2020, in pieno lockdown. Si allarga il bacino dei tutor volontari attraverso il coinvolgimento di 11 università lombarde e Fondazione Cariplo.

Si.Ba.

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