Salone del Mobile 2022, cala il sipario con 262 mila visitatori

Provenienti da 173 Paesi, più di metà operatori di settore e buyer. Maria Porro: "Abbiamo dato nuova carica, ora inizia il cambiamento"

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di Stefania Consenti

"Un successo oltre le aspettative, con ben 262.608 mila presenze in sei giorni da 173 Paesi, non abbiamo fatto la massa critica del 2019 ma non era il nostro obiettivo. Il Salone ha parlato tante lingue nuove, ha riconfermato la sua leadership internazionale, grazie ad una composizione ampia, con tantissime new entry: India, Vietnam, Corea del Sud, Canada".

Maria Porro, presidente del Salone del Mobile.Milano, è stanca ma felice del "risultato che premia le aziende,il lavoro di gruppo, siamo stati il motore che ha riacceso nel migliore dei modi la città, con la quale il rapporto è sempre strettissimo". "Ed è prezioso e irrinunciabile - rimarca la presidente - il contributo di ICE, che ci ha supportato nell’apertura verso nuovi mercati,così come cruciale è stato il ruolo del digitale che, in questa settimana come nei mesi precedenti, ha permesso di entrare in contatto con nuovi Paesi e mantenere saldo il rapporto con chi non c’era", appunto russi e cinesi che nel 2019 contavano 42mila presenze. "Ora avanti tutta sulla strada del cambiamento". Cala, quindi, nel migliore dei modi il sipario sulla sessantesima edizione del Salone del Mobile di Milano, dopo una settimana incredibile, per espositori, buyer con tanta voglia di esserci, ma anche per la città, che è stata gioiosamente invasa dal "popolo del design". E già c’è la data del prossimo anno, dal 18 al 23 aprile. Boom di presenze e di contratti. "Gli affari sono andati benissimo - conferma Claudio Feltrin, presidente di FederLegno Arredi - con ordini siglati direttamente in fiera, come non si vedeva dagli anni Ottanta, e apertura a nuovi mercati. Dopo tre anni e due mesi dalla chiusura dell’ultimo Salone è veramente un risultato che riempie di gioia e conferma la formula vincente della manifestazione". "Alcuni espositori avrebbero anche voluto uno spazio maggiore", interviene Maria Porro.

Certo, le preoccupazioni per l’autunno ci sono, stante il perdurare della guerra e l’aumento dei prezzi delle materie prime. "Quello che ci aspettiamo dal Governo - rincara la dose Feltrin - è che si riduca il cuneo fiscale per favorire il potere d’acquisto delle famiglie e si dia la possibilità alle aziende che desiderano premiare i dipendenti di far arrivare integra la cifra in busta paga senza decurtazioni".

Da oggi, quindi, si comincia a lavorare per la prossima edizione, partendo, annuncia la presidente Porro, "dall’analisi dei dati raccolti in questi giorni con le interviste ad aziende, buyer, visitatori".

Sullo sfondo, per ora, restano alcuni temi (cruciali) inerenti l’accoglienza in città, dai costi elevati degli alberghi (Federalberghi batta un colpo!)che di fatto hanno costretto tanti a ridurre il numero delle delegazioni di compratori, all’altra questione, filtrata da alcuni imprenditori, sull’opportunità di prolungare la fiera, di qualche giorno, per poter agganciare più clienti.

Infine, a chi sostiene che il "modello fiera è tornato troppo presto a schemi navigati senza interrogarsi sulle prospettive future", Porro risponde che "il Salone sta invece riflettendo in maniera profonda. Siamo consapevoli della forza trainante per tutto il sistema. Il cambiamento però deve avvenire su basi solide, partendo dal basso, non calato dall’alto".

Intanto, per il sindaco Giuseppe Sala, questa edizione della Design week è stata "un successo al di là delle previsioni, con 400 mila visitatori a Milano in una settimana", ha scritto sulle sue pagine social. Solo la Triennale ha registrato oltre 64.500 visitatori durante la Design Week, dal 3 a ieri. E sul fronte trasporto in città Atm fa sapere che in media ci sono stati dai 100 ai 150 mila passeggeri in più al giorno per un totale di oltre 500 mila utenti registrati tra martedì e sabato. Nel complesso però la rete Atm resta ad un -25% di passeggeri rispetto al periodo pre Covid.

mail: stefania.consenti@ilgiorno,net

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