Ruby Ter: archiviazione per Longo, Ghedini e Ronzulli

Restano una trentina di indagati che rischiano di finire sotto processo per le accuse - ipotizzate a vario titolo - di corruzione in atti giudiziari e falsa testimonianza. Tra questi Berlusconi FOTO - "Ruby Rubacuori" / Le "Olgettine"

Ruby e Berlusconi

Ruby e Berlusconi

Milano, 6 novembre 2015 - Il gip di Milano ha archiviato l'inchiesta per 13 persone che erano indagate nel filone ' Ruby ter', tra cui i legali di Silvio Berlusconi e gli avvocati Niccolò Ghedini e Piero Longo. Il provvedimento riguarda anche l'ex viceministro degli Esteri, Bruno Archi, l'ex deputato Valentino Valentini, il caposcorta di Berlusconi Giuseppe Estorelli. E ancora: il padre di Ruby, l'ex fidanzata di Luca Risso, Serena Facchineri, la colombiana Diana Iriarte Osorio, la modella Cinzia Molena, l'amico di Ruby Antonio Passaro e il martito di Licia Ronzulli, Renato Cerioli.

Restano una trentina di indagati che rischiano di finire sotto processo per le accuse - ipotizzate a vario titolo - di corruzione in atti giudiziari e falsa testimonianza. Tra questi Berlusconi, che secondo l'accusa avrebbe corrotto con circa 10 milioni di euro le cosiddette "olgettine" per "comprare" il loro silenzio e spingerle a rendere falsa testimonianza nei processi sulla vicenda della giovane marocchina, una ventina di ragazze che avevano partecipato ai festini di Arcore, la senatrice di Forza Italia Maria Rosaria Rossi, il cantante Mariano Apicella, il giornalista Carlo Rossella e il funzionario di polizia Giorgia Iafrate. La richiesta di rinvio a giudizio nei loro confronti dovrebbe arrivare nei prossimi giorni.

GIP: "NESSUNA PROVA RUOLO GHEDINI E LONGO" - Le indagini condotte dai magistrati milanesi titolari dell'inchiesta Ruby ter non sono bastate per arrivare "all'acquisizione di prove certe di un ruolo attivo di concorso in corruzione" a carico di Niccolò Ghedini e Piero Longo. Lo sottolinea il gip di Milano, Stefania Donadeo, nel decreto che dispone l'archiviazione per gli "storici" difensori di Silvio Berlusconi e per altre 11 persone coinvolte nel terzo filone di inchiesta sulle serate di Arcore. Ghedini e Longo erano accusati di concorso in corruzione in atti giudiziari per aver partecipato, il 15 gennaio 2011, a una riunione convocata dall'ex presidente del consiglio ad Arcore alla presenza di tutte le "olgettine" ospitate alle serate di Villa San Martino. E' in quell'occasione, secondo l'ipotesi accusatoria, che sarebbe stato raggiunto l'accordo corruttivo a base dell'inchiesta Ruby- ter: le "olgettine" pagate con una somma di almeno 2.500 euro al mese ciascuna per testimoniare il falso o comunque omettere particolari imbarazzanti nel ciclo di processi (ribattezzati Ruby e Ruby bis) con al centro le serate di Arcore.  E' vero, scrive il giudice Donadeo, che da parte dei due avvocati "forse, in diverse occasioni, si sia superato il limite imposto dalla deontologia professionale per l'esercizio del mandato difensivo a favore del loro cliente". Tuttavia, si legge ancora nel provvedimento, contro Ghedini e Longo manca quella "pluralità di indizi univoci e concordanti" necessaria per ipotizzare "un ruolo attivo di concorso in corruzione in campo ai due indagati".

GIP: "RONZULLI VIA DA ARCORE PRIMA DEL BUNGA BUNGA" -  E' vero che Licia Ronzulli ha partecipato insieme al marito Renato Cerioli ad alcune serate organizzate da Silvio Berlusconi nella sua residenza di Arcore, e che i due "hanno negato di aver visto accadimenti sessuali di alcun genere durante la cena". Tuttavia "occorre considerare che entrambi sono andati via appena finito di magiare", ossia prima che le serate di Villa San Martino si surriscaldassero con il cosiddetto "bunga bunga". La puntualizzazione è del gip di Milano, Stefania Donadeo, ed è contenuta nel decreto che dispone l'archiviazione per l'europarlamentare di Forza Italia, per suo marito e per altre 11 persone indagate nell'inchiesta " Ruby ter", tra cui i due "storici" avvocati di Berlusconi, Niccolò Ghedini e Piero Longo. Il giudice milanese ha insomma deciso di archiviare la posizione della Ronzulli e del marito perché "nessuno dei due aveva mai partecipato alla seconda parte della serate", vale a dire "quando ci si spostava nel seminterrato e la caratterizzazione sessuale si intensificava". Il che, secondo il gip Donadeo, è "una circostanza pacifica, in quanto nessuno ha mai riferito della loro presenza nella saletta del bunga bunga".

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