Rosso stop? E le auto tirano dritto

Macchine a velocità superiore a 50 km orari, il semaforo si accende. Ma non registra le infrazioni

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di Massimiliano Saggese

L’auto arriva a velocità superiore ai 50 chilometri orari e il sensore fa scattare il semaforo che diventa rosso. Si tratta del rosso stop, o semaforo anti pirata. Ma la sua funzione è resa vana dal fatto che non rileva le infrazioni.È stato installato una decina di anni fa sulla Sp 28 Vigentina a cavallo fra i Comuni di Opera e Locate. Così come ne sono stati installati altri in varie zone della provincia di Milano. Peccato però che l’impianto non preveda telecamere che registrano le infrazioni e così, dopo i primi tempi in cui gli automobilisti rispettavano il semaforo, ora sono in molti a non farlo più. Il rosso stop o semaforo antipirateria prevede un impianto in territorio di Opera (sulla carreggiata che porta verso Pieve) e uno in senso opposto, in territorio di Locate, sulla carreggiata che porta verso Milano. I due semafori sono di città metropolitana ma gestiti per guasti e manutenzione rispettivamente dai Comuni di Opera e Locate. Le due amministrazioni comunali non hanno competenza sulla rilevazione delle infrazioni, fra l’altro non prevista dagli impianti anche se il Comune di Opera sul semaforo di sua competenza ha fatto installare una telecamera che registra in transito anche quelli che passano col rosso, ed è collegata alla centrale operativa della polizia locale ma non è omologata per rilevare infrazioni e sanzionare. Cosa accade quindi ogni giorno soprattutto nelle ore serali? Sono molte le auto che non rispettano i limiti e passano col rosso tranquillamente sapendo che non saranno sanzionati. Le auto che invece rispettano i limiti spesso sono costrette a fermarsi perché il semaforo diventa rosso a causa di quelle che sopraggiungono a velocità superiore ai 50 chilometri orari. E queste ultime sorpassano quindi le auto che si sono fermate regolarmente. Cosa che ha causato vari incidenti anche gravi. "Il semaforo al Dosso Cavallino è stato ottenuto dopo lunghe battaglie dai cittadini che rischiavano la vita.

Quando poi, a seguito dell’ennesimo incidente, uno dei semafori era stato abbattuto da un’auto uscita di strada ci vollero anni di proteste da parte del Comune che guidavo con la mia Giunta per ottenere che Città Metropolitana lo sostituisse con uno nuovo - spiega Ettore Fusco, ex sindaco di Opera e consigliere di città Metropolitana -. Noi di Opera abbiamo anche messo le telecamere che utilizziamo per la lettura delle targhe e la sorveglianza ambientale, ma non è possibile sanzionare gli automobilisti che non rispettano l’alt semaforico. È indispensabile che Città Metropolitana intervenga invece proprio per sanzionare quegli automobilisti che non rispettando il rosso causano spesso incidenti gravi e rendono insicura quella strada".

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