Rogoredo, prostituzione a cielo aperto: "Si vendono per 5 euro"

"Da troppi mesi – si legge nell’esposto dei residenti – subiamo il degrado e l’illegalità causati dallo stato d’abbandono in cui si trova l’area tra le vie Boncompagni e Lacaita"

Prostituzione boschetto di Rogoredo

Prostituzione boschetto di Rogoredo

Milano, 14 maggio 2019 - Gli angoli nascosti da alberi e cespugli diventano alcove che dalle finestre delle case attorno si vedono benissimo. Un «film» che va in onda su un terreno di proprietà privata tra le vie Boncompagni e Lacaita, a pochi metri dai binari di Rogoredo, luogo d’appuntamenti in cui a tenere le redini sono donne, tossicodipendenti disperate che a detta dei residenti si vendono anche per 5 euro per potersi permettere le dosi di eroina.

Gli abitanti assistono a un viavai continuo, soprattutto nel weekend, e che secondo i racconti raggiunge l’apice nel pieno pomeriggio, dalle 16 in poi. «Una situazione talmente brutta che i genitori tengono alla larga i bambini dal giardino condominiale confinante», sottolinea una residente. Abbiamo visto coi nostri occhi coppie appartarsi, donne semisvestite, uomini che si avvicinano. Attorno, tossici che hanno trovato in quel campo uno spazio per consumare lo stupefacente appena acquistato, in mezzo a uno squallore di siringhe a terra e rifiuti.

«È come avere di fianco a casa un “boschetto bis”, siamo esasperati». E lo “spettacolo” prosegue sotto le finestre dal lato di via Lacaita. Sono stati gli stessi abitanti a immortalare un gruppetto adagiato sulle griglie del marciapiede: c’è chi si buca il braccio e chi fa luce col cellulare. Tutto materiale che verrà consegnato alla polizia nei prossimi giorni, allegato a un esposto con una sessantina di firme per chiedere interventi mirati a riportare decoro e sicurezza, a far sì che anche in questo punto arrivino «i controlli e gli aiuti» partiti mesi fa nei luoghi più caldi di Rogoredo.

«Da troppi mesi – si legge nell’esposto – subiamo il degrado e l’illegalità causati dallo stato d’abbandono in cui si trova l’area tra le vie Boncompagni e Lacaita. Ignoti hanno tolto la catena e sfondato il cancelletto dello spazio che confina con il giardino condominiale, luogo di gioco dei bambini. Quest’area è diventata luogo di parcheggio abusivo tutti i giorni della settimana e, nei weekend, un luogo sicuro dove spacciare e consumare droghe in cambio di prestazioni sessuali, giorno e notte». Ancora: «Dopo aver cercato di allontanare questi soggetti, italiani e nordafricani, urlando dal balcone di casa, abbiamo deciso di riprendere e scattare fotografie, e di telefonare al 112 chiedendo un intervento immediato. Purtroppo nessuno è intervenuto. I soggetti cambiano ma le scene sono sempre le stesse». Una situazione «che ci ha cambiato la vita – chiariscono gli abitanti – a danno della nostra tranquillità e della convivenza civile. Chiediamo la chiusura di quest’area ma anche di effettuare accertamenti per valutare eventuali responsabilità penali«. Nel frattempo, «l’alcova resta».

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