Roberto Cazzaniga, raccolta fondi per aiutare il pallavolista truffato con falsa fidanzata

L'iniziativa lanciata da un ex compagno di squadra

Roberto Cazzaniga in una foto di qualche anno fa

Roberto Cazzaniga in una foto di qualche anno fa

Una raccolta fondi per aiutare Roberto Cazzaniga, il giocatore di volley vittima per 13 anni della truffa di una "falsa fidanzata". A lanciarla sono stati alcuni amici sulla piattaforma gofundme.com, utilizzata per iniziative dello stesso tenore. Obiettivo è dare una mano allo sportivo, 42 anni, che gioca a Castellana Grotte in serie A2, a ripianare i debiti contratti in questi anni. Fra regali e versamenti sul conto corrente, infatti, l'ex azzurro avrebbe sborsato 700mila euro in totale, che sarebbero finiti nelle tasche (o nella disponibilità, visto che fra i doni c'è anche un'automobile) di una coppia di persone residenti in Sardegna, che si sarebbero inventati la misteriosa Maya. Ovvero la donna - con le fattezze di una modella brasiliana del tutto inconsapevole - della quale Cazzaniga si era innamorato, ma che non era mai riuscito a incontrare.

Motore della raccolta fondi è Danilo Rinaldi, amico ed ex compagno di squadra dell'opposto milanese proprio con la casacca del club pugliese. "Ho iniziato questa raccolta fondi - si legge nel testo che accompagna la raccolta fondi - con un obiettivo ben preciso: aiutare Roberto Cazzaniga a ricominciare una nuova vita, lontano da chi per 15 anni lo ha sfruttato senza alcuna pietà".

"Nel nostro piccolo - prosegue Rinaldi - possiamo aiutare Roberto a riprendere la sua vita in mano e poter iniziare finalmente a scrivere il proprio futuro. Il ricavato della raccolta fondi verrà interamente donato al nostro campione". Un gesto di solidarietà che ha raccolto già numerose adesioni. Creata 3 giorni fa, nel pomeriggio di oggi, sabato 27 novembre, poco dopo le 16.30, veleggiava verso le 300 offerte. In totale, per ora, sono stati donati più di 11.500 euro. 

La vicenda di Cazzaniga è stata portata alla luce da un servizio delle Iene. Era stato proprio l'atleta, compreso che in quella relazione a distanza c'era qualcosa che non andava, a rivolgersi alla trasmissione di Mediaset.

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