Rincari del 700% su mascherine e camici

Blitz della Guardia di Finanza di Lodi in un magazzino tra Pioltello e Segrate: denunciato il titolare. La segnalazione è partita da un privato

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Nonostante i prezzi gonfiati, dal magazzino tra Pioltello e Segrate sono partiti centinaia di ordini verso farmacie di Lodi e privati che acquistavano attraverso piattaforme online. È stato denunciato dalla Guardia di Finanza di Lodi B.R., 58 anni, titolare di una società operante in provincia di Milano che commercializzava mascherine (chirurgiche e di tipo Ffp1, 2 e 3) e altri dispositivi di protezione (guanti e camici monouso) con "una rilevante speculazione sui prezzi di vendita". Ecco un esempio: una mascherina chirurgica che acquistava dal produttore ad appena 0,31 centesimi, il grossista milanese la rivendeva a 2,50 euro, con pesanti conseguenze sul consumatore che si trovava a comprare un semplice dispositivo monouso al prezzo di oltre 6 euro. A far partire l’indagine è stato un libero professionista del settore farmaceutico che lavora a Lodi e pochi giorni fa si è rivolto ai finanzieri per segnalare i prezzi esorbitanti del venditore all’ingrosso. L’operazione della Guardia di Finanza di Lodi, guidata dal comandante provinciale Vincenzo Andreone, ha portato in dodici ore a individuare la società tra Segrate e Pioltello. Tutto il materiale pronto per essere commercializzato, oltre 500mila dispositivi di protezione, è finito sotto sequestro e ritirato dal mercato.

La scoperta è arrivata durante le perquisizioni effettuate ieri mattina. Dall’esame della documentazione contabile di acquisto e di vendita, è emerso che la percentuale di ricarico sui dispositivi in alcuni casi ha raggiunto anche il 700% rispetto al normale valore di mercato.

Così il 58enne titolare dell’azienda è stato denunciato alla Procura di Milano, che ha assunto la direzione delle indagini, e ha aperto un fascicolo per manovre speculative sulle merci. "La delicata situazione sanitaria connessa alla crisi epidemiologica rappresenta un terreno fertile per gli speculatori - spiega il comandante provinciale della Guardia di Finanza di Lodi, Vincenzo Andreone -. Siamo particolarmente attenti sia alle dinamiche della tutela del mercato sia alla tutela di ogni singolo cittadino in modo da assicurare la corretta commercializzazione dei dispositivi di protezione individuale. Accanto a chi distrattamente, o solo per questioni di impellenza, non appare preoccupato della legittimità e conformità del prezzo, convivono le esigenze di particolare tutela delle categorie più deboli e delle famiglie più numerose".

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