Rider, controlli sicurezza e lavoro Bici “truccate” e account ceduti

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Cinque cessioni di account, due sequestri di biciclette a pedalata assistita risultate “truccate“, una persona bpriva di documenti e una serie di violazioni al codice della strada.

Sono gli esiti dei controlli focalizzati sui rider eseguiti l’altra sera in zona Porta Genova dalla polizia locale insieme ai carabinieri del Nucleo ispettorato sul lavoro, sotto il coordinamento della Procura, con l’obiettivo di tutelare la sicurezza sul lavoro e la regolarità dei rapporti di lavoro dei rider.

Sono emerse irregolarità su entrambi i fronti: biciclette elettriche non a norma e rapporti di lavoro non conformi. In particolare, cinque sono state le contestazioni, alle quali seguiranno accertamenti, per la cessione di “account“ dei rider; due i sequestri di biciclette a pedalata assistita ma con acceleratore, mentre una persona è stata accompagnata in questura perché priva di documenti.

Quanto alle due biciclette a pedalata assistita considerate dalle norme come ciclomotori, ai conducenti sono state contestate le violazioni relative: mancato rilascio del certificato di circolazione, mancata copertura assicurativa, mancanza di dispositivi obbligatori, circolazione senza il casco obbligatorio e, in un caso, guida senza patente.

Quelli svolti ieri sera in zona Porta Genova sono interventi che rientrano in un’azione più ampia della polizia locale sul tema del lavoro e della sicurezza anche stradale.

"Nei primi sei mesi dell’anno abbiamo controllato più di 300 bici sospette e in un centinaio abbiamo trovato irregolarità" ha spiegato l’assessore alla Sicurezza Marco Granelli a proposito del sequesro dei mezzi non a norma dei rider.

"La sicurezza e la regolarità del lavoro, insieme alla sicurezza stradale, sono per noi molto importanti", ha assicurato. "Per la sicurezza stradale - ha aggiunto - controlliamo ordinariamente le biciclette elettriche perché, se è vero che molti le usano bene, alcuni usano quelle truccate che sono di fatto dei ciclomotori. Nei primi sei mesi dell’anno abbiamo controllato più di 300 bici sospette e in un centinaio abbiamo trovato irregolarità. Continuiamo il lavoro".

I controlli, fanno sapere da Palazzo Marino, continueranno con maggiore frequenza, sempre sotto il coordinamento dell’autorità giudiziaria e insieme ai carabinieri del Nucleo ispettorato sul lavoro.

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