Rave ad Assago, sgomberate 400 persone

Il party abusivo è stato organizzato all’interno dell’ex fabbrica di bottoni Bomisa. I giovani ci sono rimasti per quasi 24 ore

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di Francesca Grillo

Oltre 400 persone hanno partecipato al rave party organizzato nella notte tra sabato e ieri. I giovani hanno occupato il capannone abbandonato dove un tempo si fabbricavano bottoni. È l’ex fabbrica Bomisa in via Idiomi al civico 13, una storica realtà di Assago, attiva dal 1920 e chiusa nel 2016 perché assorbita da un gruppo leader nella produzione proprio di bottoni e accessori. Nel rudere, i giovani si sono dati appuntamento sabato sera e sono rimasti per quasi 24 ore.

Sul posto si è registrato un grande dispiegamento di mezzi della questura e dei carabinieri della compagnia di Corsico, oltre agli agenti della polizia locale di Assago. Presenti anche il sindaco Lara Carano e l’assessore alla Sicurezza Marco La Rosa, che hanno verificato la situazione: "Ringraziamo tutte le forze dell’ordine intervenute che con grande professionalità sono riuscite a far mantenere la calma alle centinaia di persone che si sono radunate nel capannone e che hanno gestito in modo impeccabile l’occupazione abusiva. Le operazioni sono continuate fino al tardo pomeriggio". Man mano che uscivano dalla festa, i partecipanti, per lo più giovani dai 20 ai 30 anni, sono stati identificati: oltre 400 persone. Una volta concluse le operazioni di svuotamento e gli accertamenti, si valuteranno le possibili conseguenze in terrmini di denuncia o sanzione. Alcuni hanno anche appeso uno striscione, con scritto “Non vi libererete mai di noi“, fuori dall’ex azienda, sui cancelli che avevano chiuso con catenacci.

Sono intervenuti i vigili del fuoco, intorno alle 17 di ieri, per forzare le serrature e consentire agli agenti della Digos di entrare nella fabbrica. Il cortile esterno del capannone era stato occupato da decine di macchine, furgoni, camper e, nelle strade vicine, sono state contate un centinaio di vetture. Tutti i mezzi sono stati controllati dalle forze dell’ordine, che già dalle prime ore di domenica hanno bloccato l’arrivo di altri partecipanti. I giovani hanno iniziato ad allontanarsi nel primo pomeriggio, defluendo in modo lento ma costante fino a svuotare i capannoni occupati, dove i militari hanno fatto sgomberare gli ultimi ostinati partecipanti.

Verso le 18 alcuni giovani hanno anche lanciato un paio di bottiglie in direzione delle forze dell’ordine, ma per fortuna, non si è reso necessario l’intervento di ambulanze e di supporto medico per nessuno. Il rave, da cui proveniva musica ad alto volume per ore, non ha creato particolari disturbi nel quartiere: la zona è periferica e industriale, senza residenze.

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