È stata formalizzata nella mattinata di ieri la denuncia ai carabinieri per quanto accaduto nella notte tra venerdì e sabato al camping notturno del centro estivo comunale di Zibido San Giacomo. Scavalcato il muro di cinta, un gruppo di ragazzi con maschere e spranghe ha fatto irruzione nel campetto polivalente gestito dal Comune, dove si trovavano 70 bambini fra elementari e medie, che avrebbero trascorso lì la notte in tenda. Nessuno si è fatto male, né ci sono stati danni materiali, ma i vandali - ai quali si sta ora cercando di dare un volto - hanno seminato paura e disorientamento, specie tra i più piccoli.
In accordo con le famiglie, le educatrici della cooperativa che ha in gestione il centro estivo hanno deciso di non annullare il pernottamento in tenda, per non traumatizzare ulteriormente i bambini, ma gli strascichi dell’episodio non smettono di farsi sentire, tant’è che alcuni sono ancora spaventati. "Se si ravviserà il bisogno di un supporto psicologico, il Comune è pronto ad attivarsi in questo senso", annuncia la sindaca Sonia Belloli. È stata lei a depositare la denuncia. "Resta un fatto inqualificabile, che va ben oltre la semplice bravata. Si è davvero superato il limite - prosegue -. Se l’episodio verrà classificato come reato e dovesse scaturirne un procedimento giudiziario, il Comune si costituirà parte civile". Molestie e disturbo a persone: queste le ipotesi di reato che potrebbero gravare sugli artefici del raid, otto in totale, che hanno agito col volto travisato e brandendo delle mazze. Per adesso si resta, appunto, nel campo delle ipotesi poiché le indagini sono appena partite. Un supporto al lavoro degli inquirenti potrà forse arrivare dalle immagini delle telecamere di zona; restano validi gli appelli a parlare, se qualcuno dovesse essere a conoscenza di elementi utili alle indagini. Con l’auspicio che i responsabili possano essere individuati al più presto, "adesso la comunità locale ha bisogno di ritrovare serenità, con una rinnovata compattezza tra famiglie e istituzioni", conclude Belloli.
Non è la prima volta che l’hinterland milanese diventa teatro di atti vandalici che si caricano di risvolti potenzialmente pericolosi. Nel giugno 2022, a Segrate, tre giovanissimi – poi individuati e segnalati al tribunale dei minori – sono saliti su un cavalcavia della Cassanese e hanno gettato sulla strada sottostante un carrello della spesa, per fortuna senza colpire nessuno dei veicoli in transito.