REDAZIONE MILANO

Raid dei baby predoni: "Dacci tutto l’incasso". Incastrati dai filmati

Rapina in farmacia, al Beccaria tre minorenni di 14 e 15 anni

I giovanissimi rapinatori in azione giovedì mattina nella farmacia di via Solari

I giovanissimi rapinatori in azione giovedì mattina nella farmacia di via Solari

I tre baby rapinatori entrano in farmacia alla spicciolata: indossano abiti neri e cappellini griffati con gli occhiali da sole incorporati. Il più corpulento della banda si avvicina minaccioso al banco e butta a terra un espositore di prodotti: "Dacci i soldi", intima alla titolare. Dietro di lui ci sono i due complici: uno impugna una pistola, che poi si rivelerà un giocattolo. Il raid dura pochi secondi: il tempo di farsi consegnare il denaro in cassa e scappare a piedi in direzioni diverse. Peccato per loro che gli agenti siano stati altrettanto rapidi nelle indagini, arrivando in poche ore a identificare e arrestare i tre presunti responsabili del colpo di via Solari, tutti minorenni: in manette sono finiti due quindicenni e un quattordicenne, due dei quali già noti per reati contro il patrimonio. L’allarme anti-rapine dell’esercizio commerciale scatta alle 11.30 di giovedì, generando l’intervento immediato dei poliziotti dell’Ufficio prevenzione generale della Questura: degli adolescenti a volto coperto non c’è traccia. Gli investigatori visionano le immagini del circuito interno di videosorveglianza e riconoscono uno dei tre autori, tradito dall’imponente stazza.

Trovato il primo, che ha ancora addosso gli stessi indumenti ripresi dagli occhi elettronici e che confessa subito le sue responsabilità nel raid, gli agenti riescono a intercettare pure gli altri due, trovati in una cantina; uno di loro ha con sé anche l’arma, che poi si rivelerà una riproduzione di una pistola vera. Recuperato il bottino, che i giovanissimi aggressori si erano spartiti al centesimo. I tre minorenni vengono ammanettati e portati al Beccaria. Dagli archivi delle forze dell’ordine, emerge che i quindicenni erano già stati indagati in passato per lo stesso reato; e uno di loro ha anche precedenti per atti persecutori nei confronti dell’ex fidanzata.

Nicola Palma