"Ve matamos": blitz contro la polizia a Cadorna

Milano, tre salvadoregni aggrediscono gli agenti: arrestati. Uno di loro armato di una barra di marmo

I tre fermati non appartengono ufficialmente a gang di latinos ma violenza usata è simile

I tre fermati non appartengono ufficialmente a gang di latinos ma violenza usata è simile

Milano, 26 nvembre 2020 - «Ve matamos a todos» . La furia è esplosa con ancor più veemenza dopo quell’urlo in spagnolo ("Vi uccidiamo tutti") rivolto agli agenti. In quel momento, è scattata la raffica di calci e pugni da parte dei due aggressori; mentre un terzo ha tirato fuori dalle tasche una barra di marmo, con la quale ha provato (senza riuscirci, per fortuna) a colpire i poliziotti. È la sequenza del raid choc andato in scena nel tardo pomeriggio di martedì alla stazione Cadorna della metropolitana, che si è concluso con cinque investigatori in pronto soccorso per lievi ferite e tre salvadoregni arrestati per resistenza, violenza e minaccia aggravata a pubblico ufficiale e lesioni personali; nessuno dei fermati, stando a quanto risulta al momento, sarebbe legato al mondo delle pandillas sudamericane.

Il primo alert è arrivato alle 18.55, quando gli addetti alla sorveglianza di Atm hanno segnalato la presenza di tre ragazzi molesti che infastidivano chiunque passasse nel mezzanino della fermata per raggiungere le banchine delle linee verde e rossa del metrò. I primi a intervenire sono stati due agenti della Polmetro, la sezione specializzata dell’Ufficio prevenzione generale che si occupa quotidianamente della sicurezza a bordo dei mezzi del trasporto pubblico cittadino. L’atteggiamento dei balordi non cambia affatto, anzi diventa di sfida nei confronti delle forze dell’ordine: "Facciamo quello che vogliamo, delle regole ce ne freghiamo" e altre frasi dello stesso tenore. I tre rifiutano di mostrare i documenti, avvicinandosi con fare sempre più minaccioso. I poliziotti chiamano rinforzi via radio, e sul posto viene inviata una seconda pattuglia. All’improvviso, uno dei salvadoregni, il meno giovane del gruppo con i suoi 32 anni, urla: " Ve matamos a todos ". È il segnale: lui e il complice di 23 anni si avventano contro gli agenti, colpendoli con calci e pugni.

Poi arriva il terzo , che impugna una barra di marmo: la scaglia più volte verso i poliziotti, ma per fortuna non li colpisce. A fatica, gli uomini di Polmetro e Volanti riescono ad avere la meglio sui tre aggressori, bloccandoli a terra e ammanettandoli: portati nelle camere di sicurezza della Questura, ieri mattina sono stati processati per direttissima per resistenza, violenza e minaccia aggravata a pubblico ufficiale e lesioni personali. I poliziotti contusi, cinque in totale, sono stati accompagnati al pronto soccorso del Fatebenefratelli, dal quale sono usciti con una prognosi di cinque giorni a testa. Dall’analisi nelle banche dati delle forze dell’ordine, è emerso che i nomi dei tre balordi sono assegnati a diversi precedenti, ma non a legami con le gang sudamericane più note e violente.  

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