Milano raccolta differenziata: campagna di sensibilizzazione rivolta ai ristoranti etnici

L'iniziativa partirà dal quartiere NoLo. Poster tradotti nella lingua madre degli esercenti

Una campagna di sensibilizzazione destinata espressamente a ristoranti e take-away etnici, vetrine che negli ultimi anni hanno arricchito la mappa gastronomica di Milano di sapori e gusti da tutto il mondo. L'iniziativa, promossa dall'associazione Està in mondo in collaborazione con Amsa, partirà dal quartiere di NoLo, la zona milanese con la più alta concentrazione di locali che propongono ricette e drink stranieri. Oggi, martedì 12 aprile, la presentazione, con l'assessore comunale all'Ambiente Elena Grandi e l'amministratore delegato di Amsa Marcello Milani. 

Come funziona

Saranno coinvolte circa 200 attività aperte a Milano, che riceveranno informazioni da mediatrici e mediatori culturali. Saranno consegnati materiali informativi – quali le linee guida di Amsa per la raccolta differenziata, la brochure del progetto con i riferimenti principali, i poster esplicativi (tradotti nella lingua madre dell’esercente - cinese, arabo, turco, spagnolo e urdu).

Gli operatori che hanno aderito al progetto (circa 40 ad oggi), dopo la prima fase di contatto, saranno coinvolti in due ulteriori incontri con il personale di Amsa, sempre accompagnati dai mediatori culturali: il primo per chiarire gli eventuali dubbi sulle procedure di differenziazione dei rifiuti e per fornire informazioni sui prodotti in plastica monouso utilizzati; il secondo, a distanza di qualche mese, per valutare i risultati dell’intervento, sia sulla qualità della differenziata che sul grado di sostituzione dei prodotti in plastica monouso non più a norma. Inoltre, ciascun esercente coinvolto riceverà in omaggio da parte di Amsa e Novamont circa 1.000 food bag compostabili da testare.

Milano, ma non solo

Il progetto, battezzato "Un sacco et(n)ico", è finanziato da Fondazione Cariplo e Novamont. Si svolge contemporaneamente su tre città - Bergamo, Brescia e Milano - con il supporto delle aziende del Gruppo A2A che si occupano dei servizi ambientali, Amsa e Aprica - e coinvolge complessivamente 340 attività di ristorazione (oltre 200 a Milano, 65 a Bergamo e 75 a Brescia), due realtà locali esperte di mediazione linguistico-culturale (la cooperativa Ruah e l’associazione ADL a Zavidovici), il Dipartimento di Lingue, letterature, culture e mediazioni dell'Università degli Studi di Milano e l’associazione Economia e Sostenibilità come capofila. L’iniziativa gode del patrocinio dei Comuni di Milano, Bergamo e Brescia ed è sostenuto anche da ANIPS e Ascom Bergamo. 

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