MARIA RITA
Cronaca

Quale eredità lascia alle donne questo 2024?

Il 2024 lascia alle donne un'eredità di sfide globali e discriminazioni, con focus su restrizioni religiose e lotta per la libertà individuale.

Quale eredità lascia alle donne questo 2024?

Il 2024 lascia alle donne un'eredità di sfide globali e discriminazioni, con focus su restrizioni religiose e lotta per la libertà individuale.

Parsi

Mentre scrivo ho, tra le cartelle del mio scrittoio viaggiante, le bozze del Kit Programma Off:

“L’ eredità delle donne 2024”. E in cosa consiste l’eredità che lascia alle donne questo 2024 ,sospeso tra il long- Covid e i suoi effetti collaterali, due guerre all’attenzione costante dei media, una in Ucraina e l’altra in Israele-Palestina da aggiungere alle altre 56 già in atto nel mondo, per eredità, continuità, sfruttamento; e, ancora, il degrado climatico quale offesa alla Natura del “Friday for future” di “Gretiana” memoria e le sfilate hitleriane di Kim Jong-un, il panciuto, obeso dittatore Nord coreano che, oggi, corre in militare aiuto di Putin e della Cina per assicurarsi quella sopravvivenza alimentare che aveva ed ha tolto al suo popolo per armarsi e lanciare razzi? Lascia, di certo, il dubbio sul destino di Asghar Jahangir, la studentessa iraniana che si è spogliata rimanendo in reggiseno e sleep per protestare contro le restrizioni religiose in fatto di vestiario - e non soltanto!- imposte dal regime degli Ayatollah nella repubblica islamica dell’Iran. Questi soggetti, per voce del Ministro delle Scienze iraniano, Hossein Amir-Abdollahian, hanno dichiarato che è immorale non indossare fuori - e, forse, anche dentro casa! - veli capricapo ed abiti neri e lunghi , per corprire ogni forma del corpo delle donne. Come dire: “copritele dalla testa ai piedi!”. E non farlo, favorisce la prostituzione! Di quale prostituzione si tratti, è difficile dire, intendere, comprendere senza urlare veramente contro l’umano scandalo dell’idiozia! Perché, ancora una volta, la colpa è solo e sempre di Eva, del suo corpo attraente che trascina i poveri maschi indifesi nel peccato di desiderarlo e nella colpa dell’essere stati, proprio da quel corpo, procreati. Che è, poi, la colpa di tutti! E’ per evitare l’angoscia di morte che i soggetti in questione ricorrono ad una “polizia morale” che rinchiude in manicomio e sottopone a torture e a morte chi la pensa in modo diverso da loro. Come dire: “I matti non siamo noi ma le donne che osano sentirsi libere, umane persone al pari degli uomini!”.