di Simona Ballatore
Sciopero degli studenti all’istituto professionale Rosa Luxemburg al mattino, dove - tra le proteste pacifiche per chiedere in particolare i laboratori - non sono mancati momenti di tensione, con tanto di lancio di uova sulla scuola e su alcuni insegnanti. Sit-in all’ombra di Palazzo Lombardia nel pomeriggio, con ragazzi “mascherati“ dai tre aspiranti-governatori per contestare l’assenza del diritto allo studio e degli investimenti sull’edilizia scolastica dai programmi. L’onda delle proteste studentesche prosegue in città.
Ieri mattina a incrociare le braccia fuori da scuola - e a chiedere un intervento urgente - sono stati gli studenti degli indirizzi di operatore elettrico e manutenzione e assistenza tecnica dell’istituto Rosa Luxemburg di Baggio. Da settembre i laboratori sono inutilizzabili. "A causa di questa situazione a più di 200 studenti viene negata la possibilità di svolgere la didattica laboratoriale – sottolineano i ragazzi -. Questo ci penalizzerà anche nel momento in cui andremo ad affrontare l’esame di stato". Nel mirino finisce anche la classifica di Eduscopio. "Se questo è il secondo istituto migliore della Lombardia, gli altri come sono?". "Ci sono pochi bagni, si arriva perfino ad avere un solo bagno per sei classi, cioè per circa 130 persone - fanno i conti i ragazzi -. Un altro problema sono le poche classi, alcuni studenti, di indirizzi completamente diversi, si ritrovano a dover condividere una classe e a fare le lezioni in comune insieme per poi dividersi nel momento in cui devono svolgere le lezioni di indirizzo". Torna all’ordine del giorno - come in altre scuole - il tema “freddo“. "La preside ci ha detto che a gennaio saranno risolti tutti i problemi, se non sarà così torneremo a protestare", la promessa. La “trattativa“ si è fatta più tesa dopo un lancio di uova contro le pareti della scuola, che avrebbero colpito anche alcuni insegnanti. Sono al vaglio in queste ore i provvedimenti disciplinari.
A manifestare, nel pomeriggio, sono stati i ragazzi dell’Unione degli Studenti. "Nessuno ci rappresenta", lo slogan. Il blitz è stato organizzato dopo l’approvazione della legge di bilancio da parte del Consiglio regionale della Lombardia e in vista delle prossime elezioni. "Tra meno di due mesi in Lombardia si vota per le elezioni regionali – sottolinea Alessandro Dimiceli, coordinatore dell’Unione degli Studenti Lombardia – e, tra tutti i candidati che si sono proposti in questo momento, da destra al centro-sinistra, non ci sono vere proposte sulla scuola e nessuno è riuscito finora a dare voce ad un concetto molto semplice: quello di diritto allo studio".
Tra le mani dell’Unione degli Studenti Lombardia anche una proposta di legge regionale sul diritto allo studio che parte dalla gratuità del materiale e del trasporto scolastico.
"I problemi ci sono davvero – ricorda Jacopo Cappa dell’esecutivo dell’UdS Lombardia –, e lo dimostrano gli scioperi avvenuti nelle ultime settimane in cui, in oltre trenta scuole in tutta la Lombardia, gli studenti hanno protestato spontaneamente per il freddo e per i bisogni materiali che vivono ogni giorno, dall’edilizia, ai problemi strutturali presenti nei propri istituti, sino alla mancanza di partecipazione che vivono nelle scuole".
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