"Preso a botte sul treno, intorno solo indifferenza"

L’adolescente racconta i momenti di violenza e paura: nessuno mi ha dato una mano

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Un’aggressione feroce, ma quello che più spaventa è "l’indifferenza di chi è stato a guardare". La denuncia arriva da un 17enne di Trezzano.

"Mi trovavo sul treno della linea S9 – ricorda – quando un tizio, un 20enne, mi ha strappato di mano il telefono, poi mi ha tirato per il cappuccio del giubbotto e ha iniziato a darmi pugni in testa e schiaffi, minacciandomi per farsi consegnare il telefono e lo zaino". Il ragazzo ha chiamato aiuto ma, nonostante il vagone pieno di lunedì pomeriggio, nessuno ha alzato un dito, "a partire dall’uomo che si trovava davanti alla porta al quale ho gridato di aiutarmi mentre mi stava massacrando e che in tutta risposta appena fermato il treno ha aperto le porte per uscire, infischiandosene, e ha fatto scappare il ragazzo che mi ha aggredito – ricorda ancora il 17enne – Immobile anche un addetto delle Ferrovie: nessuno ha fatto nulla mentre supplicavo di aiutarmi". Il giovane ha iniziato poi un inseguimento, ha raggiunto il ladro ma si è preso un calcio che lo ha fatto cadere sui binari, riportando lividi e ferite. Il rapinatore ha fatto ancora qualche metro di corsa e poi ha mollato il telefono.

"Ho chiamato i carabinieri e sono arrivati a darmi sostegno, l’aggressore era già scappato. Farò denuncia", aggiunge l’adolescente, spaventato più che dalle botte dal timore che sia l’aggressione che l’immobilismo siano "ancora una volta espressione di becera omofobia – conclude – Non è la prima volta: spesso mi sono sentito dire cose bruttissime e bullizzato per il mio aspetto. Ma rimanere indifferenti davanti a un’aggressione, insensibili davanti a un ragazzo che viene picchiato, fa davvero paura".

Francesca Grillo

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