Post scuola, il taglio a tempo indeterminato

La vicesindaco: "Il servizio resta sospeso, i bambini possono stare a scuola fino alle 16.30". I numeri del personale assente per Covid

Scuola (immagine di repertorio)

Scuola (immagine di repertorio)

di Chiara Zennaro

Sospeso fino a data da destinarsi: il post scuola – già a singhiozzo nei mesi scorsi – non si vede ancora all’orizzonte. Nonostante gli appelli delle famiglie e le polemiche, il servizio, attivo dalle 16 alle 18 per oltre 5000 su 30 mila bimbi dei nidi e delle scuole d’infanzia è sospeso fino a data da destinarsi: lo comunica la vicesindaca e assessora all’Educazione Anna Scavuzzo nella commissione consiliare sui servizi d’infanzia 0-6 anni. Causa crescita dei contagi di Covid-19 nelle ultime settimane, con conseguente impennata delle ore di contrazione per le assenze del personale, i più piccoli potranno rimanere all’asilo dalle 7,30 alle 16,30.

Sulla data di ripresa del servizio, Scavuzzo non vuole ancora esprimersi: "Non comunico nessuna data. Per ora siamo in una fase nella quale fino alle 16,30 tutti i bambini avranno il servizio. Stiamo cercando di capire come costruire una proposta per tutte le esigenze. Mentre l’apertura del pre-scuola dalle 7,30 alle 8 deve essere mantenuta, per il post-scuola quasi 1.500 bambini iscritti al servizio per la scuola d’infanzia non hanno mai frequentato. Dei 4.216 che ne usufruiscono, stiamo capendo l’effettivo utilizzo del servizio. Al nido invece il numero di iscritti al post-scuola è 1.577 mentre i frequentanti 977".

Secondo i dati aggiornati al 12 gennaio, nell’ultima settimana nei nidi le ore di contrazione stimate a causa del personale assente sono 174,45, mentre per le scuole di infanzia 805. "Vedendo la contrazione della curva dell’orario ordinario è prioritario che i bambini abbiano il servizio fino alle 16,30. Per questo abbiamo sospeso il servizio post-scuola solo per la fascia d’età 0-6". Il personale assunto per il post scuola (250 educatori) viene infatti impiegato per garantire le ore di servizio ordinario fino alle 16,30.

Per quanto riguarda il numero di assenze, il 10 di gennaio, su oltre 3 mila educatori, 734 erano assenti. Per mancanza di personale, l’uscita per 21 sezioni del nido e 87 bolle della scuola d’infanzia quel giorno è stata anticipata fra le 13,30 e le 14, mentre quattro sezioni della scuola di infanzia non sono mai ripartite dopo le vacanze di Natale. "Il monitoraggio dei contagi racconta che il picco non è ancora arrivato. Il numero di tamponi positivi è ancora in crescita – continua Scavuzzo –. Il 10% delle sezioni di nido e di infanzia hanno dovuto contrarre l’orario". Quanto alle critiche sulla chiusura del post scuola, la vicesindaco replica: "Siamo l’unica città che ha un post-scuola".

Ultimo tema: titoli e competenze per accedere ai concorsi per diventare educatori: "Quando affidi tuo figlio a una persona, non basta che abbia compiuto i 18 anni e che sia un bravo ragazzo o una brava ragazza. Un tempo la selezione era molto più morbida. Ma non dobbiamo nemmeno esagerare dall’altra parte: aver reso così stretta la modalità di accesso è in alcuni casi controproducente".

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