Cori fuori da PizzAut: "Sfottò ai camerieri autistici? Un'occasione per educare"

Nico Acampora: "I nostri giovani non si sono accorti di nulla, lavoravano per sfamare 210 clienti"

Nino Acampora

Nino Acampora

Cassina de' Pecchi (Milano) - ​«Tanto clamore non me l’aspettavo, dico la verità. Ma ben venga. Di educazione, inclusione e dialogo non si parla mai abbastanza". Così Nico Acampora, il patron di PizzAut, nella giornata del ciclone mediatico scatenato da un suo post dell’altra sera: la presa in giro di un gruppo di ragazzini all’indirizzo dei ‘suoi’ ragazzi del ristorante, e l’invito "a una cena gratis qui da noi, per scoprire un mondo meraviglioso. Vi aspettiamo". Un clamore che non tocca loro, i ragazzi di PizzAut, orgoglio della Martesana e non soltanto: "Al momento del fatto non si sono accorti di nulla, erano troppo impegnati a fare bene, come sempre, il loro lavoro. Qualcuno di loro che sta sui social in queste ore ha letto qualche cosa. E mi ha chiesto ‘Nico, ma perchè ‘gne gne gne’?". Lo sfottò dello scandalo ormai virale, così come l’episodio raccontato da Acampora al margine di un sabato sera da 210 clienti nella pizzeria di Cassina de Pecchi. I clienti a tavola, i ragazzi al lavoro, e un gruppo di ragazzini all’esterno, dalla parte del giardino, nascosto dai teli di recinzione. "Hanno incominciato a parlare con la voce artefatta di chi fa fatica ad articolare le parole, e a intonare rivolti al ristorante ‘gne gne gne...gne gne’". Una chiara presa in giro ai ragazzi del locale, "con una simulazione direi molto maldestra di difficoltà di parola".

La reazione di Acampora molto più che pacata. "Volevo solo dire a quei ragazzini che mentre loro facevano gne gne gne i ragazzi autistici hanno cucinato e servito 210 persone, hanno fatto fatica, hanno lavorato, hanno sorriso, hanno vissuto, hanno fatto amicizie. È vero che molti ragazzi autistici hanno difficoltà nel linguaggio, in primis mio figlio, ma queste non li fermano". Infine: "La prossima volta mi auguro di trovarli all’interno del ristorante e non fuori. Venite a trovarci, sarete miei ospiti". "Qualcuno mi ha chiesto come faccio a essere così calmo. Ma io sono educatore da una vita, andare ‘oltre’ è un mio compito. Quindi, se sicuramente è grave, e tale gravità non voglio sminuire, che si prendano in giro dei ragazzi con autismo, voglio leggere in questo gesto anche una voglia di esserci, magari di conoscere meglio. Di partecipare. E allora li aspetto: se ne arrivasse anche solo uno sarei la persona più felice del mondo".

Al ristorante e ai ragazzi l’abbraccio e la solidarietà della città e del Comune. "Un episodio increscioso, che ci ha colpito come comunità – dice la sindaca Elisa Balconi –. Cassina è in primis una comunità inclusiva, e di cuore, e la condotta di pochi soggetti, che non la rappresentano, è assolutamente inaccettabile. Sono, siamo, indignati: solidarietà massima a PizzAut e ai suoi ragazzi".

 

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