Pioltello, macchine e tir a fuoco dopo lo scontro: due morti carbonizzati

Le vittime sono due lavoratori di 25 anni e 44 anni

Incidente mortale a Pioltello

Incidente mortale a Pioltello

Pioltello (Milano), 14 ottobre 2018 - Morti carbonizzati in pochi istanti. È il tragico bilancio dell’incidente che ieri all’alba ha sconvolto Pioltello. Lo scontro indiretto fra due lavoratori, il vigilante che smontava e l’autista che stava per prendere servizio, si è consumato in via Achille Grandi alle 5.40. Fra loro, un tir in uscita da uno dei tanti magazzini del polo logistico di Seggiano, teatro della tragedia, dove il via vai di mezzi pesanti è costante sin dalle prime ore del giorno. Il camionista si è visto piombare addosso l’utilitaria della security con a bordo la guardia giurata Michael Schiavone, 25 anni di Sesto San Giovanni, che aveva imboccato la strada contromano. Ha sterzato nel tentativo di evitarla finendo per invadere l’altra corsia, sulla quale, come ogni mattina a quell’ora, arrivava Constantin Cattomar, 44enne di origini romene che abitava a Milano, senza lasciargli scampo; poi ha finito la propria corsa contro la recinzione di un capannone.

Impatto violentissimo, con lamiere accartocciate, tutti i mezzi hanno preso fuoco: ad aver la peggio gli automobilisti, bruciati vivi. Sotto choc l’autotrasportatore che ha fatto di tutto per evitare il peggio senza riuscirci. La ricostruzione della dinamica affidata ai carabinieri di Cassano lascia pochi dubbi sul fatto che il vigilante che ha innescato la doppia sequenza mortale, ormai a fine turno, ma ancora sulla macchina di servizio, abbia percorso via Grandi al contrario, nonostante il divieto. Forse, voleva guadagnare qualche minuto, forse era stanco dopo aver lavorato tutta la notte e distratto, ma quella sua decisione che certo non immaginava sarebbe stata l’ultima per lui si è rivelata fatale anche per il romeno sbalzato sotto al tir dopo lo scontro con il bisonte della strada.

Gli investigatori stanno ancora rintracciando la famiglia che vive in patria, mentre la compagna, appresa la notizia, ha avuto un malore. Stesso strazio per i parenti di Schiavone, che svolgeva la professione da più di un anno. Descritto da tutti come un ragazzo che sapeva il fatto suo, resta il mistero che avvolgerà per sempre la scelta che gli è costata la vita. Perché l’ha fatto? L’inferno di fuoco che ha spezzato due giovani esistenze resterà impresso per sempre nella memoria di manovali e facchini che ieri di buon mattino stavano arrivando alla spicciolata ai cancelli delle ditte che da queste parti si susseguono senza soluzione di continuità, quando si sono ritrovati davanti una scena agghiacciante.

«Non dimenticherò mai», hanno raccontato a turno con la voce rotta dal dolore. I soccorsi sono stati rapidissimi, ma le fiamme di più. Per Micheal e Constantin non c’era più niente da fare.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro