Picchiò e violentò l’amica, per l’ex assessore Massari si va verso il rito abbreviato

Non va ai domiciliari: resta in carcere con l’accusa di stupro

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Resta in carcere Paolo Massari il giornalista economico di Mediaset arrestato con l’accusa di avere picchiato selvaggiamente e violentato una sua amica ex compagna del liceo. Per lui si profila il rito abbreviato che prevede uno sconto sulla pena. Nell’interrogatorio di garanzia Massari aveva raccontato al gip che nella notte tra sabato 17 e domenica 18 fra lui e la donna, un’ex compagna di scuola trovata terrorizzata e seminuda in strada, ci sarebbe stato un rapporto consensuale. La versione dell’uomo però non ha convinto il giudice che ha convalidato il suo arresto per violenza sessuale.

La vittima, 56 anni, imprenditrice, aveva accettato l’invito da parte del 54enne amico giornalista. Dopo un aperitivo, e con la prospettiva di andare a ristorante, Massari le avrebbe proposto di passare da casa per lasciare lo scooter e i caschi nel box e prendere l’auto.

Una volta nel garage però la donna era stata aggredita, picchiata e immobilizzata. Dopo lo stupro è riuscita a fuggire in strada ed è stata soccorsa attorno alle 21.45 dalle volanti mentre nuda e con brandelli di vestiti strappati chiedeva disperatamente aiuto. La donna è stata quindi portata sanguinante alla clinica Mangiagalli, dove i medici hanno accertato la violenza subita. Diversi testimoni l’hanno vista correre e urlare in strada. Massari è stato portato nel carcere di San Vittore e Mediaset lo "sospeso cautelativamente dal lavoro".

Nella casa di Massari in via Nino Bixio la Scientifica ha trovato parecchie tracce di sangue della donna.

Anna Giorgi

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