Omar, massacrato con un posacenere da clienti ubriachi: "Vogliamo giustizia"

Pero (Milano), 18 settembre 2022 - Disposta l'autopsia sul corpo di Omar Ismael il 57enne egiziano massacrato di botte da due clienti ubriachi nella notte tra martedì e mercoledì scorso a Pero e deceduto sabato pomeriggio nel reparto di rianimazione dell'Humanitas di Rozzano dove era ricoverato. Ai suoi aggressori, due ucraini di 26 e 38 anni, operai, arrestati subito dopo il brutale pestaggio, nelle prossime sicuramente verranno revocati gli arresti domiciliari. Il capo d'imputazione non è più di lesioni gravissime ma di omicidio, presumibilmente volontario.

Fatali i colpi alla testa ma sarà l'autopsia a fare chiarezza sulle cause della morte. Intanto in via Figino, davanti al Dandana Caffe, dove Omar lavorava come socio del titolare, in queste ore sono comparsi mazzi di fiori e lumini. I commercianti organizzeranno una fiaccolata di solidarietà. Qualche pub e ristorante oggi ha abbassato le saracinesche in segno di lutto. L'uomo era stato aggredito da due clienti ubriachi invitati a uscire dal suo locale perché molesti. I due prima lo hanno insultato poi lo hanno colpito con calci, pugni e un posacenere di vetro.

Nella caduta, il 57enne ha battuto violentemente la testa, ed è stato colpito ancora da calci. La corsa in ospedale, all'Humanitas di Rozzano e le cure mediche non sono bastate per salvargli la vita. Omar è morto sabato pomeriggio. "Vogliamo giustizia - commenta Farid Soliman, titolare del Dandana e amico fraterno di Omar - in questi giorni abbiamo vissuto con la speranza che si svegliasse, ma non è stato così". Il 57enne, in Italia da oltre 30 anni, era sposato e aveva una figlia di 12 anni.