"Per lavorare bisognava pagare: appalti dati in cambio di bonifici"

L’ex senior buyer Hallecker avrebbe sfruttato la sua posizione di potere in Fiera per pilotare le assegnazioni

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di Anna Giorgi

L’ex senior buyer dell’ufficio acquisti di Fiera Milano, Massimo Hallecker, ora ai domiciliari, avrebbe sfruttato la sua posizione di potere all’interno della società fieristica per pilotare l’assegnazione di tre appalti relativamente a interventi di magazzino, servizi elettrici e manutenzioni edili nelle aree di Fieramilano, Fieramilanocity e del centro congressi MiCo. Uno di questi ha coinvolto l’imprenditore Gabriele Dalla Venezia, gestore di Electric Srl, che attraverso due prestanome avrebbe versato a Hallecker oltre 20.000 euro indicando come causali dei bonifici "acquisto Rolex" o "acquisto vostri mobili usati". Nell’interrogatorio riportato nelle carte dell’inchiesta, coordinata dal pm Paolo Storari, l’imprenditore Gabriele Della Venezia, gestore della "Eletric srl", ricostruisce il meccanismo corruttivo che si basava su una modalità piuttosto semplice: l’azienda che voleva aggiudicarsi il lavoro doveva pagare una tangente, sottoforma di bonifico con causale “inventata“.

In alternativa a un bonifico, in passato, l’azienda aveva pagato la tangente anche sottoforma di lavori edili di ristrutturazione nella casa del manager, mettendo in conto a lui soltanto le spese di acquisto del materiale all’ingrosso. Il racconto che rende Della Venezia agli inquirenti è molto particolareggiato: "All’inizio del 2020 sono andato a pranzo con Hallecker in un ristorante vicino alla Fiera. Ho pagato io con carta di credito. Durante questo pranzo gli chiesi se doveva fare altri lavori proponendo una soluzione analoga a quella del 2016 con lavori fatti in casa sua a prezzo di costo, senza cioè guadagnarci nulla. Hallecker mi fece capire che non gradiva più questa soluzione e preferiva denaro contante come corrispettivo per avermi fatto entrare in Fiera come fornitore. Allora io gli ho proposto di dargli intanto 20mila euro e lui mi disse che andava bene. Ho mascherato le dazioni attraverso fatture per operazioni inesistenti... La seconda dazione - si legge ancora nelle carte del gip Domenico Santoro - è avvenuta nel 2021 e sul punto mi aveva sollecitato Hallecker. In realtà speravo che dopo il Covid lui si fosse dimenticato. Ma non è stato così. Mi ha sollecitato al pagamento della tangente e io ho provveduto".

Il denaro illecito viene scoperto e ci sarà una perquisizione del nucleo di polizia economico finanziario della Gdf. "Quando ho ricevuto il decreto di perquisizione ho chiamato Hallecker e gli ho detto che ci avevano scoperti. Lui si è spaventato e mi ha suggerito di tenere la versione delle fatture per acquisto del Rolex. Io però a quel punto ho detto che mi sembrava assurdo".

A far partire l’inchiesta un esposto presentato in Procura direttamente da Luca Palermo amministratore delegato di Fiera Milano

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