Si finge 14enne sui social per adescare bambine: la trappola del pedofilo su Whatsapp

Milano, dietro al profilo falso si celava un insospettabile 30enne con regolare lavoro e fidanzata

Il pedofilo condanna adescava le vittime su Whatsapp

Il pedofilo condanna adescava le vittime su Whatsapp

Milano - Aveva creato un profilo falso sui social, sul quale si fingeva un 14enne, per adescare bambine tra 10 e 13 anni su WhatsApp facendosi inviare fotografie a sfondo sessuale dalle vittime. Dietro al ragazzino in realtà si celava un insospettabile 30enne, con un lavoro e una fidanzata, che il giudice ha ora condannato a 10 anni di carcere.

Lo ha deciso il gup di Milano Ilaria Ramundo con rito abbreviato (sconto di un terzo sulla pena). Stando alle indagini sul caso di pedopornografia online, coordinate dal pm di Milano Giovanni Tarzia, sarebbero state 26 le giovanissime vittime cadute nella rete creata dall'uomo finito ai domiciliari (la Procura aveva chiesto il carcere) con l'accusa di detenzione, cessione, produzione, tentativo di produzione di materiale pedopornografico e violenza sessuale, contestata anche se avvenuta via internet e aggravata dalla minore età delle vittime.

L'inchiesta milanese era partita dalla denuncia ai carabinieri della famiglia di una delle bambine che, dopo aver conosciuto l'uomo, si mostrava sempre più turbata. Con l'aiuto di uno psicologo aveva raccontato tutto permettendo agli investigatori di arrivare all'uomo, un 30enne con un lavoro e una fidanzata.

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