Milano, sequestrano e torturano un uomo per 6mila euro: quattro arresti

L'uomo, vittima dell'estorsione, è stato prelevato all’uscita dalla sua abitazione e portato in una cascina del Pavese

I carabinieri hanno arrestato il presunto assassino

I carabinieri hanno arrestato il presunto assassino

Milano, 26 maggio 2020 - Quattro persone sono state arrestate dai carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia Milano Porta Monforte, sabato 23 maggio tra Milano e Marcignago, paese in provincia di Pavia, con l'accusa di sequestro di persona a scopo di estorsione. I militari hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in un centro detentivo emessa dall'ufficio del giudice per le indagini preliminari del tribunale di Milano. Due degli arrestati sono stati portati alla casa circondariale di Milano San Vittore, gli altri due alla casa circondariale di Pavia.

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, i quattro, tutti egiziani di età compresa tra i 23 ed i 39 anni, residenti a Milano e Marcignago, due dei quali con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, in concorso tra loro e previa scrupolosa pianificazione, hanno atteso la vittima, un 41enne loro connazionale, all’uscita di casa.

Poi, lo hanno caricato con forza sulla loro autovettura, privato del telefono cellulare, gli hanno coperto il volto con un cappuccio e la bocca con del nastro adesivo per impedirgli di chiedere aiuto. Portato in una cascina, nei pressi di Pavia, il 41enne è stato trattenuto contro la sua volontà. Qui è stato colpito ripetutamente con calci e pugni, fino a provocargli un trauma facciale e contusioni multiple in varie parti del corpo, minacciato di morte con un coltello puntato alla gola e con una piastra elettrica rovente, nonché sottoposto a prolungate sevizie fisiche e mentali, anche consistite nel fargli credere che gli avrebbero sparato.

Tutto ciò al fine di costringerlo a firmare 5 cambiali in valuta egiziana, del valore di circa 6.000 euro, a titolo di indennizzo della corrispondente somma di denaro che, per il suo tramite, avevano precedentemente consegnato ad un altro 41enne connazionale, nel frattempo resosi irreperibile, che aveva procurato loro i nulla osta, poi rivelatisi falsi, necessari ad ottenere permessi di soggiorno per motivi lavorativi per i loro familiari. Una volta ottenute le cambiali firmate, gli arrestati hanno portato la vittima alla stazione F.S. di Pavia, dove l'hanno liberata, solo dopo averla costretta a salire sul primo treno diretto a Milano.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro