Milano, 350 euro a chi ospita sfrattati o clochard: pubblicato bando

Le famiglie individuate dal censimento saranno selezionate e seguite e accompagnate nella sperimentazione di questa nuova esperienza di accoglienza

Dramma della solitudine

Dramma della solitudine

Milano, 8 dicembre 2016 -  Il Comune di Milano cerca famiglie disponibili ad ospitare persone in grave emergenza abitativa perché sfrattate o senza fissa dimora. L'avviso per il censimento e per l'istituzione di un apposito elenco è stato pubblicato sul sito internet del Comune e resterà aperto fino al 9 gennaio. L'avviso è rivolto a nuclei familiari residenti e domiciliati a Milano che abbiano nella propria abitazione una camera da destinare all'ospite, con l'uso del bagno o un bagno dedicato. A titolo di rimborso, per le spese di vitto e di alloggio dell'ospite, la famiglia riceverà 350 euro pro capite al mese. In caso di accoglienza di più di un ospite, qualora la situazione logistica lo consenta, il contributo complessivo non supererà i 400 euro per famiglia. La durata dell'accoglienza sarà di sei mesi, prorogabili a seconda delle singole situazioni.

"Dal prossimo gennaio - spiega l'assessore alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino - partiremo con questo nuovo progetto di accoglienza destinato a chi e' stato sfrattato e ai senza fissa dimora. Dopo l'esperienza con i cinque titolari di protezione internazionale vogliamo proporre l'ospitalita' in famiglia anche a chi si trova in una situazione di grave emergenza abitativa e insieme alla casa ha perso il lavoro e i legami con la propria famiglia di origine. Siamo certi che la possibilita' di ricostruire intorno a se' un contesto di accoglienza e di sostegno possa essere di grande aiuto in un percorso di riconquista graduale dell'autonomia personale". 

Il Comune garantirà la supervisione e il monitoraggio dell'intera sperimentazione lavorando con il soggetto del Terzo settore che sara' selezionato come partner. Le famiglie individuate dal censimento saranno selezionate e seguite e accompagnate nella sperimentazione di questa nuova esperienza di accoglienza. Un progetto di questo tipo e' gia' stato avviato dall'Amministrazione a inizio gennaio con la formazione di un elenco di 50 famiglie e la selezione di cinque nuclei che lo scorso aprile hanno accolto nella propria casa un titolare di protezione internazionale. "La convivenza - è scritto in una nota - è stata molto positiva e ha portato a risultati significativi sul piano delle relazioni interpersonali, della crescita individuale dei ragazzi e della loro inclusione sociale. A gennaio anche questo progetto ripartira' con l'incontro di nuovi ragazzi con nuove famiglie".

Fonte Agi  

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