Milano, 22 agosto 2022 - "Venti minuti prima della mezzanotte avevamo già fuori il primo paziente, in automobile , che attendeva di entrare". L'apertura del pronto soccorso unificato al nuovo maxi ospedale Galeazzi Sant'Ambrogio a Mind, in zona ex Expo, è scattata come previsto al primo minuto dopo la mezzanotte tra domenica e lunedì.
"Nel corso della nottata abbiamo avuto 5 pazienti, tutti codici verdi, per cadute e fratture - racconta il primario del pronto soccorso unificato (lo era già del Sant'Ambrogio) Andrea Schiraldi - La prima ambulanza per un trauma è arrivata stamattina alle 7. Da questa mattina abbiamo in carico una 15ina di persone. C'è stata una paziente che, rientrata dall'estero con una frattura ad una mano, ha cercato proprio il Galeazzi, che conosce come clinica ortopedica specialistica e poi (dato dei due vecchi ospedali, Galeazzi in zona Bruzzano, e Sant'Ambrogio in zona fiera, i pronto soccorso sono chiusi dal 15 agosto e le intere strutture da ieri, ndr) è venuta qui. Eravamo pronti anche con una sala operatoria e con le reperibilità del personale per le emergenze e per eventuali infarti ma finora non è stata necessaria. Anche se abbiamo un paziente con problemi cardiovascolari in osservazione". La somma degli utenti annuali dei punti di emergenza urgenza dei due vecchi ospedali è di 34 mila persone: "Stimiamo però quest'anno di arrivare, con una media di 110 accessi al giorno, a 40mila - aggiunge Schiraldi -. Come zona copriamo Rho, Garbagnate e quella di riferimento del Sacco".
Domenica erano stati trasferiti nel nuovo polo ospedaliero del gruppo San Donato gli ultimi 2 pazienti, entrambi ricoverati al Galeazzi per un intervento ortopedico. Il primo alle 10. 40, il secondo, più problematico perché è monitorato in terapia intensiva, è stato accompagnato in Ambulanza alle 11.40 da un anestesista, raccontano Schiraldi e la nuova direttrice sanitaria della maxi struttura Morena Bissolati (già con lo stesso incarico al SantAmbrogio.
Il nuovo ospedale da 600 posti letto accreditati ha spazi molto più ampi rispetto alle due vecchie strutture, l'80% di nuove apparecchiature ("abbiamo sostituito soprattutto le macchine più grandi come risonanza magnetica e tac" ha spiegato l'ad Roberto Crugnola parlando di un "trasloco epocale"). In pronto soccorso, in particolare, i posti di osservazione passano da 4 a 8, quelli nella shock room, dove si trattano i codici rossi, salgono da 2 (uno per ciascun ospedale) a 4. Tra le particolarità anche le due sale per procedure innovative in emodinamica (come l'innesto di valvole cardiache) guidate da un'unica sala con consolle che si affaccia su entrambe.
"Il progetto del nuovo presidio ospedaliero risale a prima del Covid - ha aggiunto Federico Zecca, responsabile del Sitra (che gestisce infermieri e tecnici) - ma è stato modificato in corso d'opera. Con l'arrivo della pandemia abbiamo deciso di aggiungere un nuovo accesso di pronto soccorso separato per eventuali altri picchi legati al Covid che ha 4 postazioni di osservazione pre triage e 4 post, con percorsi interni protetti". "La sfida - conclude l'ad - è ora l'integrazione effettiva tra le due strutture, anche per quanto riguarda il personale. Quello infermieristico ha già sostenuto una formazione ad hoc per rendere omogenee le procedure: tutti vedono questa unificazione come un'opportunità di crescita. Il nuovo ospedale sarà polispecialistico, per dare risposta alle esigenze attuali della popolazione".